Francia, i docenti si ribellano a Macron per la gestione della pandemia: sciopero massiccio

13 Gen 2022 12:21 - di Paolo Lami
Macron

La gestione della pandemia in Francia provoca quello che è già stato definito uno sciopero ”storico” della scuola di oggi, dove 11 sindacati su 13 si sono uniti per contestare la ”confusione” dei protocolli imposti dal ministro dell’Istruzione Jean-Michel Blanquer per far fronte all’emergenza coronavirus dopo il dilagare della variante Omicron.

Secondo Le Figaro, allo sciopero ha aderito il 75 per cento degli insegnanti francesi della scuola primaria mentre metà delle scuole sarebbero chiuse.

Si tratta di uno sciopero ”senza precedenti”, come ha detto il professore di Storia dell’Educazione Claude Lelièvre.

E’ un messaggio di ”esasperazionecontro le politiche emergenziali del governo.

Oltre ai protocolli imposti dal governo francese, i sindacati dei docenti contestano la gestione dell’informazione da parte di Blanquer, non condividendo il fatto che “il ministro dell’Istruzione si rivolga ai media prima che al personale” scolastico, ha detto Bruno Bobkiewicz dell’Unsa.

Inoltre, da quando i bambini sono tornati a scuola il 3 gennaio dopo le vacanze di Natale in Francia, le normative sulla scuola rispetto al Covid-19 sono già cambiate tre volte, come spiega France 24.

Intanto nelle scuole la diffusione del Covid aumenta.

Nell’area metropolitana di Parigi, dove Omicron ha colpito per primo e più velocemente, la scorsa settimana è stato confermato che circa il 5 per cento dei bambini delle scuole primarie e medie è stato contagiato. Tra i ragazzi di età compresa tra i 15 ei 17 anni, la cifra era superiore al 6 per cento.

La Francia riapre, comunque, suoi confini ai turisti vaccinati contro il Covid-19 provenienti dalla Gran Bretagna, in un allentamento delle restrizioni imposte per contenere la diffusione della variante Omicron del coronavirus.

Da domani, infatti, i turisti britannici potranno entrare in Francia e coloro che hanno completato il ciclo vaccinale non dovranno osservare un periodo di quarantena.

Sarà comunque necessario mostrare un test negativo al Covid-19 effettuato nelle 24 ore precedenti l’arrivo.

In questo clima di grande confusione, la Francia si avvia verso le presidenziali dell’aprile prossimo bombardata dai sondaggi.

L’ultimo, appena sfornato da Harris Interactive e  pubblicato da Challanges, racconta di un Emmanuel Macron al primo posto con il 25 per cento, e di un’accanita battaglia per il secondo posto, e quindi l’accesso al ballottaggio delle presidenziali, tra Valerie Pecresse, Marine Le Pen e Eric Zemmour.

In particolare Pecresse, la candidata dei Repubblicani e la leader di Rassemblement national sono al 16 per cento, mentre Zemmour è al 15 per cento.

Secondo il sondaggio, in un ballottaggio con il presidente, Pecresse viene data al 48 per cento, ad una colmabile distanza da Macron al 52 per cento, mentre Marine Le Pen è data al 45 per cento, comunque non lontana da Macron, e Zemmour al 39 per cento.

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