Galimberti vuole mettere in galera chi non si vaccina. Imbarazzo a “In Onda” (video)

4 Gen 2022 10:37 - di Alberto Consoli
Galimberti In onda

Il filosofo Umberto Galimberti ne dice un’altra delle sue con una disinvoltura e una sicumera che fanno spavento. La firma di Repubblica durante la trasmissione di La7 In Onda si dice a favore dell’obbligo vaccinale: “L’unica arma per sconfiggere il virus è il vaccino”. E fin qui nulla di nuovo, i vaccini sono uno scudo fondamentale e di obbligo si parla anche nella compagine governativa. Ma poi l’attacco a chi non è vaccinato tracima: “I no vax infettano, non possono imporci una vita claustrale. Non può valere il fatto che lla loro sia un’opinione che si confronta con un’altra. non è così”. Interviene Parenzo che quasi ridendo sottolinea come se fosse un discorso per assurdo: “Detto così, professor Galimberti,  potrebbe sembrare che si voglia far diventare un reato non vaccinarsi…”. “Perché no“, risponde invece molto seriamente lo psichiatra, prendendo in contropiede i conduttori attoniti.

Far diventare reato non vaccinarsi, Galimberti: “Perché no?”

L’espressione di Parenzo all’ammissione di Galimberti di essere favorevole di fatto a mettere in galera chi non vuole vaccinarsi è tutta un programma. Galimberti senza se e senza ma ha proposto che venga considerato un reato non immunizzarsi. “Fin dall’inizio dico che l’obbligo vaccinale doveva essere esteso. Si è discusso moltissimo sui no-vax e sui sì-vax: non s è una questione di differenza di opinioni. Il fatto è che i no vax infettano, lo vogliamo capire o no? Hanno una responsabilità sociale enorme”:  è questa la conclusione del filosofo sottesa alla sua motivazione estrema. Comunque la si pensi, le parole del professore sono gravi.

Galimberti travolto dal web: “Non è degno di essere chiamato professore”

E infatti il web è insorto e continuano a fioccare commenti Su Twitter sono in molti a non condividere l’uscita di Galiberti che, successivamente, aggiunge anche: “Quando ho proposto di far ripetere gli anni scolastici, i ragazzi erano d’accordo ma i professori no”. Alcuni utenti usano l’arma dell’ironia:  “Come diceva Albertone nostro ‘la vecchiaia è na’ brutta bestia, chi je piglia alle gambe, chi je piglia la testa’.  Galimberti cammina benissimo'”. “Toglietegli il vino”. C’è il saggio: ” Se anche fosse una provocazione, non mi sembra il caso in questo clima istigare ulteriormente alla discriminazione”. Infatti, a stridere è la stessa funzione di professore di Galimberti a vacillare: “Non è degno di essere chiamato professore ne tantomeno Signore- scrive un utente- . Questa si chiama discriminazione. In uno Stato normale fomentare odio e non solo andrebbe già sanzionato”.
Ancora: “La su doveva essere la parola che convince, non la sua aggressività”.

Quando offese la Meloni mamma

Del resto non ci stupisce la sua mancanza di equilibrio nei giudizi. Da uno che fu  capace di scagliarsi contro la Meloni mamma (“Non vorrei essere suo figlio”) con una virulenza inusitata che cosa aspettarsi di assennato? Senza contare quando paragonò la Bestia di Salvini all Brigate rosse. 

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