I virologi litigano pure sul voto per il Quirinale con il drive-in. Scontro a distanza tra Pregliasco e Bassetti
Distanti anche sulla proposta di far votare, per l’elezione del presidente della Repubblica, i grandi elettori positivi in un drive-in fuori la Camera. Anche in quest’occasione Fabrizio Pregliasco e Matteo Bassetti esprimono pareri diversi.
Voto in drive-in, Pregliasco favorevole
«Certamente il voto in drive-in per i parlamentari positivi al Covid può essere una soluzione». È il parere del virologo Pregliasco. Del resto «noi spostiamo i pazienti per esigenze cliniche, quindi si possono attuare modalità per garantire la sicurezza».
Pregliasco: «Sentire il medico»
Maggiore cautela per non correre rischi per la salute devono averla i parlamentari sintomatici, precisa l’esperto. «È chiaro che la possibilità di spostamento va vista singolarmente rispetto alle condizioni cliniche complessive, quindi – suggerisce Pregliasco – davvero deve sentire il suo medico curante rispetto ai rischi che comunque», passando da casa all’auto, “sono limitati”.
Bassetti: «Idea sbagliata»
Di parere opposto Matteo Bassetti. Il direttore della Clinica di malattie infettive all’ospedale San Martino di Genova ne parla con l’Adnkronos. «dobbiamo cambiare la nostra mentalità su questa fase dell’epidemia» di Covid-19. «Quindi l’idea di far votare i grandi elettori positivi in un parcheggio, magari creando code e intasamenti, e non farli entrare alla Camera, è sbagliata. Possono entrare in una zona separata della Camera e votare in tutta tranquillità. Gli asintomatici con mascherina Ffp2 possono accedere in una zona diversa e anche stare insieme. Il drive-in non la trova una buona soluzione».
Camera, in allestimento il drive-in per consentire voto positivi
Intanto in attesa che il governo sciolga il nodo della norma ad hoc richiesta dalla Camera, per consentire l’arrivo a Roma e il voto dei grandi elettori contagiati o in quarantena, sono iniziati i lavori nel parcheggio di via della Missione. Lì sono state collocate le strutture per consentire a senatori, deputati e delegati regionali di poter votare. Nell’area trasformata in un cantiere, sono all’opera una ventina di operai, elettricisti e falegnami che hanno montato diversi gazebo con struttura metallica e rivestimento di pvc bianco, all’interno dei quali si svolgeranno le operazioni di voto.
L’ultima parola ai questori della Camera
Tuttavia non è ancora chiaro e non è stato stabilito se i grandi elettori potranno o dovranno votare rimanendo in auto (come ai drive in cui venivano fatti il tampone rapido anti Covid) o se voteranno normalmente all’interno dei gazebo, attenendosi alle norme di profilassi e sicurezza sanitaria. L’ultima parola in materia la dovranno pronunciare i questori della Camera a cui spetta il compito di definire le regole logistiche e organizzative.