Il Codacons diffida la Rai: «Gianni Morandi non deve andare a cantare a Sanremo»
Il caso Gianni Morandi finisce all’attenzione della magistratura e del Parlamento. Come riporta l’Adnkronos, il Codacons presenta, infatti, oggi una diffida alla Commissione di Vigilanza Rai e un esposto alle Procure della Repubblica di Imperia e Roma in cui si chiede di pronunciarsi «sulla grave violazione del regolamento del Festival di Sanremo a seguito della pubblicazione sul web di un estratto della canzone dell’artista. Il regolamento del Festival di Sanremo 2022 – scrive l’organizzazione dei consumatori – impone agli artisti in gara di “non eseguire o far eseguire, diffondere, utilizzare e/o sfruttare direttamente e/o indirettamente le canzoni partecipanti a Sanremo 2022 – in tutto o in parte – su qualsiasi rete di comunicazione elettronica e/o con qualsiasi mezzo e/o supporto, in qualsiasi forma e/o modo e/o tecnologia (e così, esemplificativamente ma non esaustivamente: per radio, televisione, telefonia, via internet, etc.) sino alla loro prima esecuzione nel corso di Sanremo 2022″», evidenzia il Codacons nella sua istanza.
Sanremo, il Codacons sulla canzone di Gianni Morandi
«La canzone di Gianni Morandi, tuttavia, è stata ascoltata dopo la pubblicazione del brano sia sul web che sui social network, situazione che – fa notare l’organizzazione – si pone in netto contrasto con il regolamento della kermesse che vieta categoricamente che le canzoni in gara siano pubblicate prima dell’esecuzione all’Ariston, non avendo più la caratteristica della “novità” richiesta dal regolamento della manifestazione. La decisione della Rai di non escludere Morandi dalla gara nonostante la sua canzone non sia più inedita non solo potrebbe realizzare possibili illeciti (dall’omissione e abuso di atti d’ufficio fino alla truffa), ma annullerebbe la par condicio tra i cantanti in gara, violando gli articoli 20, 21 e 22 del Codice del consumo e il Codice etico Rai, ponendo il cantante in una situazione di evidente vantaggio rispetto agli altri artisti in gara, con ripercussioni sul fronte del televoto e delle scommesse».
Il Codacons contro la Rai
«Alla luce di quanto avvenuto negli ultimi anni, è evidente l’incapacità della Rai di ottenere il pieno rispetto del regolamento del Festival – afferma il presidente Carlo Rienzi – A questo punto è necessario modificare le regole della kermesse, prevedendo la possibilità per ogni artista di pubblicare sui propri social un estratto del brano che porteranno in gara, prima dell’esibizione all’Ariston. E proprio per garantire parità di trattamento tra tutti i concorrenti, invitiamo i cantanti di Sanremo 2022 a pubblicare oggi sui propri social 30 secondi della canzone in gara, non potendo la Rai squalificarli per non creare disparità con Morandi e con gli altri artisti graziati negli anni precedenti», conclude Rienzi.
Più in dettaglio il Codacons, presentando formale diffida alla Commissione Parlamentare di Vigilanza Rai, chiede l’apertura di un procedimento istruttorio nei confronti della Rai e chiede, inoltre, di provvedere all’immediata squalifica di Gianni Morandi dal Festival, annunciando che “in assenza di interventi, ricorrerà al Tar chiedendo la sospensione di Sanremo 2022”.
Con un esposto alle Procure della Repubblica di Imperia e Roma il Codacons chiede poi di aprire una indagine volta ad accertare se la decisione della Rai di mantenere in gara Gianni Morandi possa configurare ipotesi penalmente rilevanti, con particolare riferimento ai televoti del pubblico e alle scommesse legate a Sanremo 2022.