Il Papa si scaglia contro la cancel culture: “E’ una pericolosa colonizzazione ideologica”
L’attacco frontale di Papa Francesco contro la cancel culture dilagante, contro quella pseudo cultura “che rinnega il passato” in nome di un “bene supremo indistinto” e “politicamente corretto” è una delle notizia di maggior impatto. In un discorso ai membri del corpo diplomatico in Vaticano l’attenzione e la preoccupazione contro il rischio di “pensiero unico” a livello mondiale è stato netto. Dopo avere parlato di pandemia e vaccini, gestione comune delle migrazioni, clima, il Pontefice ha focalizzato un altro tema che alla cultura progressista sembrerà un’indebita ingerenza. Come hanno detto e scritto molti opinionisti in merito al suo accorato appello alla maternità e alla paternità, che ha fatto infuriare il mondo femminista.
Parole dirompenti del papa contro la cancel culture
Dunque, Papa Francesco parlato della difficoltà da parte degli organismi internazionali di trovare soluzioni efficaci a molti dei problemi sopra citati proprio per la dicersa sensibilità. Ha parlato, per la prima volta durante il suo pontificato, di cancel culture, condannandola duramente. La furia ideologica di cancellare e ridisegnare il passato, la criminalizzazione di testi, opere, personaggi storici, classici, linguaggio fondativi della nostra cultura occidentale è il fine ideologico che è partito dalla cultura anglosassone. Poi adottata anche in Europa, in Italia, con suoi paladini e paladine alla Michela Murgia. La cancel culture sta da tempo ridisegnando i confini di ciò che è accettabile o no nel discorso pubblico.
Il Papa: “Il pensiero unico rinnega la storia”
Il Papa ha definito questa furia «un pensiero unico – pericoloso – costretto a rinnegare la storia, o peggio ancora a riscriverla in base a categorie contemporanee; mentre ogni situazione storica va interpretata secondo l’ermeneutica dell’epoca, non l’ermeneutica di oggi». La cancel culture mina alle fondamenta la credibilità stessa delle istituzioni e della diplomazia: così ha messo in guardia il Pontefice. «La diplomazia multilaterale attraversa da tempo una crisi di fiducia, dovuta a una ridotta credibilità dei sistemi sociali, governativi e intergovernativi. Importanti risoluzioni sono spesso prese senza un vero negoziato nel quale tutti i Paesi abbiano voce in capitolo». «Tale squilibrio», ha proseguito il Pontefice, «genera disaffezione verso gli organismi internazionali da parte di molti Stati; e indebolisce nel suo complesso il sistema multilaterale, rendendolo sempre meno efficace nell’affrontare le sfide globali”.
Cancel culture, il Papa: “Rinnega i fondamenti naturali dell’umanità”
Il deficit di efficacia di molte organizzazioni internazionali è anche dovuto alla diversa visione, tra i vari membri; degli scopi che esse si dovrebbero prefiggere. Non di rado il baricentro d’interesse si è spostato su tematiche per loro natura divisive; e non strettamente attinenti allo scopo dell’organizzazione – è l’affondo del Papa- . Con l’esito di agende sempre più dettate da un pensiero che rinnega i fondamenti naturali dell’umanità; e le radici culturali che costituiscono l’identità di molti popoli».
“Colonizzazione ideologica”
Ancora più preciso: «Come ho avuto modo di affermare in altre occasioni, ritengo che si tratti di una forma di colonizzazione ideologica. Che non lascia spazio alla libertà di espressione. E che oggi assume sempre più la forma di quella cancel culture, che invade tanti ambiti e istituzioni pubbliche. In nome della protezione delle diversità, si finisce per cancellare il senso di ogni identità: con il rischio di far tacere le posizioni che difendono un’idea rispettosa ed equilibrata delle varie sensibilità». Sono parole dirompenti e di significato altissimo.