Il Pd esulta, il M5S replica duro: «Letta the winner? Voleva Draghi al Colle, siamo al ridicolo»
Tra M5S e Pd è scontro frontale. Nel mirino dei pentastellati finisce Enrico Letta, il segretario del Pd che si autocelebra e che i suoi fedelissimi stanno accreditando come “The winner”. L’uomo a cui si deve la vittoria dell’operazione Mattarella bis. Dunque, tra grillini e dem è già partita la resa dei conti. Con la rielezione di Mattarella, data ormai per scontata, si scatena la lotta intestina tra i partiti della coalizione di centrosinistra. La trincea ora si sposta su un altro versante: quello della rivendicazione della vittoria. Una battaglia all’ultima appropriazione indebita del “non-risultato” raggiunto con la semplice riconferma dello status quo ante: il Presidente uscente chiamato a fare dietrofront e a rientrare al Colle, e Draghi a presidio del governo.
Quirinale, Letta col M5S è resa dei conti
Un quadro che tutti commentano descrivendolo come una svolta per la sicurezza e per il futuro del Paese, ma al cui interno si incastonano i veleni che già scorrono copiosi tra Letta e Conte (semmai non bastassero i conflitti interni tra l’ex premier e Di Maio e tra contiani e dimaiani). Stando alle ultimissime dichiarazioni rilasciate via social e all’Adnkronos, infatti, tra esponenti dem e alleati pentastellati infiamma la diatriba a colpi di sberleffo e delegittimazioni. Un tutti contro tutti in cui ognuno prova a disarcionare l’ami-nemico di coalizione giallorossa e che rende quanto meno poco credibili le attestazioni di vittoria che arrivano ora dagli uni, ora dagli altri…
Letta rivendica la vittoria su Mattarella
E così, a Letta che si mostra per la prima volta in sei giorni sorridente. Fiducioso. E stranamente loquace e propositivo – lo stesso che, da lunedì a oggi, si è limitato più che altro a pronunciare una sola sillaba: no – replicano via via grillini sempre più inferociti dalla platealità delle dichiarazioni e dall’euforia che sembra travolgere il Pd e il numero uno di Largo del Nazareno. Una descrizione mediatica su di giri, quella che arriva dalle cronache di palazzo, che narrano di una lunga standing ovation che ha aperto l’assemblea dei grandi elettori dem con Enrico Letta. Un omaggio tributato al segretario per festeggiare l’accordo sul Mattarella bis.
Franceschini lo accoglie in Transatlantico al grido di «Ecco the winner»
E giù con agiografie e retorica melensa. Applausi liberatori e slogan da stadio. Quella, per esempio, che vuole sempre il leader del Pd accolto in Transatlantico per votare quando, attorniato dai parlamentari dem che lo circondano, arriva anche Dario Franceschini che accoglie il segretario al grido di «Ecco the winner». Una ricostruzione zuccherosa almeno quanto impropria, che poco fa è culminata nell’immagine che Letta ha demagogicamente scolpito in 140 caratteri su Twitter. Postando una foto di se stesso un minuto dopo aver vergato il nome sulla scheda in aula con «la matita con la quale ho appena votato #Mattarella. Me la tengo tra i ricordi. Belli».
E il M5S replica: «Letta the winner? Il Pd voleva Draghi al Colle, siamo al ridicolo»
I cinque stele friggono. E la temperatura polemica s’impenna a ogni nuovo post, a ogni nuovo sussulto entusiastico. Tanto che, a un certo punto la stizza diventa incontenibile e qualcuno comincia a sfogarsi. Così, nel M5S, spiegano fonti parlamentari pentastellate all’Adnkronos, scatta il contropiede. E le stesse fonti commentano con parole al vetriolo: «Si sorride alle esultazioni del Pd e alla loro incoronazione di Letta come “The winner”. Hanno fatto l’impossibile per portare Draghi alla Presidenza della Repubblica e hanno perso. E ora fingono di essere loro i kingmaker del Mattarella bis. Siamo al ridicolo», attaccano le stesse fonti. Segno evidente che, «le frizioni tra le forze politiche e anche all’interno della coalizione» di cui ha parlato oggi Letta riferendosi al M5S. Come il «corto circuito mediatico che ha reso complessa la gestione della vicenda» a cui il numero uno del Pd ha fatto riferimento, e che hanno reso il «chiarimento necessario», non sono proprio acqua passata. Anzi…