In 120 in fila per il vaccino, poi discutono e non lo fanno: la tattica No vax per boicottare le iniezioni
La strategia è chiara: fare ostruzionismo. Il reato al vaglio della Procura: interruzione di pubblico servizio. La regia: ascrivibile a un gruppo di attivisti No vax. In base alle denunce degli utenti, riportate da vari siti locali e poi rilanciate da Today.it, quanto accaduto nei giorni scorsi a Gemona del Friuli (Udine), dove in più di cento persone si sono messe in fila per ricevere il vaccino, salvo poi rifiutare la dose all’ultimo momento utile per l’inoculazione, avrebbe avuto il solo intento di creare disguidi e rallentare il servizio di somministrazione delle dosi ai tanti utenti in coda nel centro vaccinale.
In fila in 120 per il vaccino e non lo fanno: la tattica No vax per boicottare le immunizzazioni
Dunque, secondo quanto riferiscono i siti locali sulla base delle segnalazioni dei malcapitati in fila, al centro vaccinale allestito alle Manifatture di Gemona del Friuli si sarebbero presentati in 120. Molti provenienti da diverse zone della Regione. Tutti teoricamente in coda per ricevere il siero anti-Covid, salvo poi tergiversare con pretestuose domande o arbitrarie dissertazioni rivolte al personale sanitario incaricato di eseguire le immunizzazioni, con la sola pretesa di far perdere tempo a addetti ai lavori e utenti in attesa.
Discutono coi i sanitari e allungano i tempi di attesa degli utenti in coda
E non si tratterebbe nemmeno di un caso isolato… Secondo una delle testimonianze riportate da UdineToday, e rilanciata da Today.it, infatti, «durante la fila per l’accettazione all’hub di Gemona di qualche giorno fa, due persone si sono messe a discutere animatamente con il medico dell’anamnesi finale. Per più di mezz’ora. Una delle due aveva un quaderno contenente tabelle e diagrammi di vario tipo. E chi è in fila dietro di loro sente chiaramente parlare di “complotto”». Conclusione? Dopo un’accesa discussione, i due se ne sono andati senza essersi sottoporsi alla vaccinazione.
Disguidi No vax alle vaccinazioni: le segnalazioni arrivano da diversi hub della provincia di Udine
Lo stesso copione, stando alle segnalazioni arrivate da hub della provincia di Udine, sarebbe stato recitato a soggetto anche altrove. Con il risultato di intasare il sistema delle prenotazioni. Innervosire chi è in attesa di vaccinarsi. Allungare i tempi delle procedure vaccinali, inducendo addirittura i cittadini a spostarsi in centri vaccinali più lontani, ma meno frequentati. Una tattica collaudata, insomma, e applicata – in base a quanto riferiva ieri Telefriuli sul sito – in diversi hub.
La Procura di Udine valuterà eventuali profili di responsabilità
E allora: «Sono stati 50 i momenti di disturbo di gruppi No vax che, da domenica e fino a oggi, hanno creato lunghe code e disagi negli hub vaccinali del Fiera di Martignacco e di Gemona. Persone che hanno tenuto impegnati inutilmente i medici e sui quali adesso la Procura di Udine valuterà i profili di responsabilità. In particolare sull’ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio». Il caso, prosegue il sito, sarebbe stato al centro di una riunione convocata ieri mattina in Prefettura.