Le telefonate di Draghi ai leader (da Berlusconi a Salvini) dietro l’operazione Mattarella bis
“Una telefonata allunga la vita”, recitava un vecchio spot televisivo: in questo caso le telefonate di Mario Draghi hanno di sicuro allungato la vita del suo governo. La conferma di Mattarella al Quirinale sarebbe maturata telefonicamente in queste ore, così come emerge dai diretti interessati. Da giorni il presidente del Consiglio sta operando per trovare una situazione che non comprometta la continuità dell’azione del suo esecutivo. Sulla base di alcune telefonate, a cominciare da quella a Silvio Berlusconi dei giorni scorsi, ufficialmente per gli auguri di pronta guarigione, il premier ha raccolto adesioni e consensi per la conferma di Mattarella al Quirinale.
Draghi a Mattarella: “Resti per la stabilità del Paese”
Draghi ha formulato la prima richiesta in qualche modo formale al diretto interessato, nel colloquio di venti minuti al termine della cerimonia al Quirinale di giuramento del nuovo giudice costituzionale, Filippo Patroni Griffi. “Resti per il bene e la stabilità del Paese», avrebbe detto Draghi a Mattarella.
Tranne che con il presidente uscente (e probabilmente rientrante) il resto delle trattative del premier sono state condotte per telefono. La telefonata con Salvini è avvenuta davanti ai cronisti, mentre i reporter incalzavano il leader del Carroccio. Una “trattativa” in tempo reale, con Salvini che prima ha sottolineato “ora basta veti e perdite di tempo”, mentre allontanava brevemente il telefono dall’orecchio, per poi riprendere subito il colloquio con “Mario”. Trovata la quadra su Mattarella bis, Salvini ha fatto sapere di aver convocato urgentemente i grandi elettori del partito per le 14.
Secondo le agenzie Draghi sta contattando in queste ore i leader di tutte le forze politiche per stringere sulla rielezione di Mattarella. Trapelano conferme dai diretti interessati, a cominciare dal ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, che stamattina ha fatto sapere della conversazione con il premier. L’ottavo scrutinio, nel pomeriggio, potrebbe essere quindi quello risolutivo.