Luca Attanasio, FdI chiede all’Ue di far pesare i 2 miliardi di aiuti al Pam: «Serve collaborazione»
Il Parlamento europeo si attivi al fianco dell’Italia per garantire verità e giustizia all’ambasciatore Luca Attanasio, al carabiniere della sua scorta Vittorio Iacovacci e al loro autista Mustapha Milambo, uccisi in Congo durante una missione. A chiederlo è stato FdI, che ha presentato un’interrogazione a Bruxelles chiedendo all’Europa quali misure intenda assumere per sollecitare «trasparenza e collaborazione» da parte del Pam, il programma alimentare mondiale dell’Onu, che all’inchiesta della Procura di Roma ha opposto l’immunità diplomatica dei propri funzionari.
FdI porta il caso di Luca Attanasio all’Ue
Gli eurodeputati di FdI-Ecr, primo firmatario Carlo Fidanza, si sono rivolti all’Alto Rappresentante dell’Ue, Josep Borrell, per chiedere, dunque, che le istituzioni europee contribuiscano a fare luce sulle circostanze che hanno portato all’omicidio di Attanasio e Iacovacci, anche alla luce dei contributi economici dell’Ue e dei suoi Stati membri al Pam: 2 miliardi di euro solo nel 2020. Le indagini, hanno ricordato gli esponenti di FdI nell’interrogazione, «hanno evidenziato delle gravi lacune da parte del Pam. In particolare il Pam, che aveva la responsabilità di organizzare la sicurezza del convoglio nel quale viaggiavano le due vittime italiane, sembrerebbe aver alterato alcuni documenti nei quali non veniva indicata la presenza dell’ambasciatore Attanasio».
Il rifiuto del Pam di collaborare con le autorità italiane
In particolare, secondo quanto emerso nei giorni scorsi, il Pam avrebbe opposto l’immunità diplomatica alle richiesta della Procura di Roma sul responsabile della sicurezza del convoglio di Attanasio, Mansour Rwagaza, iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di omicidio colposo per omessa cautela. «La mancanza di una corretta comunicazione alla missione Onu Monusco – hanno ricordato ancora Fidanza e gli eurodeputati di FdI – avrebbe compromesso l’adeguata protezione del convoglio. Nonostante le richieste pervenute dalle competenti autorità italiane il Pam, appellandosi all’immunità diplomatica, si è rifiutata di effettuare ulteriori accertamenti sull’accaduto e di fornirne le dovute prove».
Il peso di quei 2 miliardi in un anno dati all’agenzia Onu
«Vorremmo quindi sapere, anche alla luce dei contributi economici erogati dall’Ue e dai suoi Stati membri al Pam, che solo nel 2020 sono stati di circa 2 miliardi di euro, con quali modalità può chiedere alle autorità del Pam di fornire la massima trasparenza e collaborazione e di effettuare gli ulteriori accertamenti richiesti dalle autorità Italiane; in caso ciò non avvenisse, ha intenzione di perseguire delle iniziative ulteriori al fine di sostenere la Repubblica Italiana?», è stata dunque la richiesta di FdI a Bruxelles.