Quirinale, irrompe Toninelli, scavalca Conte e detta la linea: “Draghi non può andare al Colle”
Nel caos delle strategie grilline sulla corsa al Quirinale, irrompe anche la linea parallela di Danilo Toninelli, ex ministro M5S mai rimpianto del primo governo Conte. Proprio il leader dei Cinquestelle, umiliato politicamente dal suo consigliere, Goffredo Bettini, si trova a dover contenere le fughe in avanti dei suoi, a caccia di occasioni. Al punto che Toninelli si spinge fino al punto di porre i veti alla candidatura dell’attuale premier Mario Draghi al Colle, anche per paura che non si trovi un’alternativa a Palazzo Chigi e che si possa andare velocemente alle urne, terrore dei grillini. “Draghi deve completare quello che non ha ancora completato, sia nell’ambito della lotta al Covid che nell’ambito del Pnrr, in cui i ritardi appaiono evidenti. Non può oggi abbandonare l’Italia in questa situazione” dice Danilo Toninelli con l’Adnkronos.
Quirinale, Toninelli oscura Conte e blocca Draghi
Il dossier Quirinale continua dunque a creare fibrillazioni all’interno del M5S: i senatori che si sono fatti promotori della ricandidatura di Mattarella al Quirinale torneranno a insistere su questo tema? “Assolutamente sì, proporre al Parlamento, al popolo italiano, un Mattarella bis, significa garantire la continuità nella lotta al Covid e nell’attuazione del Pnrr. Altre ipotesi sono garanzie di blocchi, perdite di tempo o, peggio ancora, di caos”, risponde l’ex ministro dei Trasporti.
Con Draghi al Colle il Movimento rischia di implodere? “Rispondo semplicemente che è impensabile, in un Paese normale, vedere un presidente del Consiglio, divenuto Presidente della Repubblica, suonare la campanella passandola poi al premier da egli stesso nominato. Questo non può rappresentare la scelta migliore dal punto di vista dell’assetto istituzionale del Paese. E anche il Movimento – chiosa Toninelli – avrebbe certamente grossi problemi, qualora ciò dovesse accadere”.