Moratti, Pera, Nordio. Ma c’è anche la Casellati. Meloni: «Noi proponiamo donne di alto profilo, altri invece…»
Tutti e tre, Salvini, Tajani e Meloni, hanno sottolineato la compattezza del centrodestra nella mossa che ha portato a mettere sul tavolo una terna di nomi da valutare. Sono quelli di Letizia Moratti, Marcello Pera e Carlo Nordio. Elisabetta Casellati non c’è perché ha un ruolo istituzionale e di suo – ha chiarito Salvini – ha già la dignità per essere una candidata ideale. E non c’è Antonio Tajani, perché coordinatore di Forza Italia, anche se – ha detto Meloni – ha un curriculum più che adatto.
Salvini: l’area conservatrice ha diritto di fare proposte
“Non siamo qui a imporre niente a nessuno – esordisce il leader della Lega – la storia delle elezione dei presidenti della Repubblica negli ultimi 30 anni ha sempre visto il centrosinistra protagonista nella scelta di nomi che si sono rivelati all’altezza del compito. Ma come in questi 30 anni la sinistra ha ritenuto, avendone i numeri, di far eleggere candidati di una precisa area politica, credo che ora sia diritto dell’area conservatrice, liberale e identitaria avanzare delle proposte”.
Salvini: speriamo che questi nomi vengano accolti con voglia di dialogo
“Non c’è – ha detto Salvini – una parte di Italia che abbia meno dignità e meno liceità di avanzare proposte e tutto ciò grazie al fatto che Berlusconi ha deciso di sgomberare il campo dalla sua candidatura. Speriamo che questi nomi vengano accolti con voglia di dialogo, anche se c’è chi dice di essere disposto a dialogare solo con nomi che non siano di centrodestra. Se uno dialoga lo fa con tutti e su tutte le proposte”. I tre nomi, ha detto ancora Salvini, non sono organici a nessun partito. “Non sono candidati di bandiera, ma nomi che possono rappresentare l’intera comunità italiana”.
Tajani: il centrodestra mette tutte le risorse disponibili al servizio della Patria
Antonio Tajani ha detto che “il centrodestra mette tutte le risorse possibile in campo per servire la nostra patria” e Giorgia Meloni ha richiamato l’importanza di decidere in tempi ragionevoli chi sarà il nuovo Capo dello Stato, per evitare che “la politica italiana dia una pessima immagine di sé”.
Meloni: ci vuole alternanza, rivendico rispetto
Giorgia Meloni ha anche chiarito che “il centrodestra non ha i numeri per eleggere da solo il Capo dello Stato ma ha i numeri maggiori nell’attuale Parlamento. Quindi ha il diritto di fare proposte e di chiedere agli altri di esprimersi”. “Di più – ha aggiunto – non vogliamo e non possiamo fare, chiediamo però risposte nel merito, cioè vorremmo sapere perché questi nomi non possono andare bene”. “Rivendico rispetto – ha detto ancora – perché in una normale alternanza si deve valutare con rispetto la possibilità che il prossimo presidente non provenga dalla stessa area che ha già espresso gli ultimi quattro”.
Meloni: noi proponiamo donne di qualità, gli altri parlano di donne ma puntano sulla quantità
La leader di Fratelli d’Italia ha anche ironizzato sul fatto che il centrodestra mette sul tavolo il nome di Letizia Moratti e ha anche come carta coperta il nome di Elisabetta Casellati. Sono donne di alto profilo, infatti, e c’è chi – ha detto – lavora “sulla quantità della presenza femminile e chi invece lavora sulla qualità”.
Letta: sono nomi di qualità, li valuteremo
Subito dopo la conferenza stampa del centrodestra, si sono riuniti Giuseppe Conte, Enrico Letta e Roberto Speranza. Letta ha detto che le proposte saranno valutate. “Sono nomi sicuramente di qualità, li valuteremo senza spirito pregiudiziale”. Così ha detto anche Conte ribadendo però che il centrodestra non ha “diritto di prelazione” nella scelta dei candidati al Quirinale.