Mosca mostra i muscoli: esercitazioni navali con il Kalibr, il missile che centra il bersaglio a mille km (video)
La Russia mostra i muscoli: mentre Putin invia decine di migliaia di uomini e mezzi verso il confine con l’Ucraina, su tre fronti, la marina militare diffonde un video di un’esercitazione bellica. Con l’impiego del micidiale missile Kalibr.
Il sottomarino Volkhov della flotta del Pacifico della marina russa ha infatti effettuato un test missilistico con un razzo da crociera Kalibr sparato da posizione sommersa. L’esercitazione è avvenuta al largo delle coste di Petropavlovsk-Kamchatsky, una città dell’Estremo Oriente situata nella penisola della Kamčatka. Il razzo ha colpito un obiettivo costiero situato presso il poligono di Syurkum, nel Mar del Giappone, ad una distanza di 1000 km.
Lo ha annunciato l’agenzia di stampa russa “Tass”, che ha rilanciato un comunicato del ministero della difesa russo. Prima del lancio del missile l’equipaggio del sommergibile ha condotto una manovra tattica di dispiegamento furtivo nell’area, per svolgere le operazioni assegnate. “Imbarcazioni militari e navi della flotta del Pacifico. Aerei e droni dell’aviazione marittima hanno fornito supporto per il lancio di missili”, si legge nella nota dell’esecutivo.
Lo spettro dell’invasione dell’Ucraina e la risposta della Nato
I timori sulle conseguenze di un’eventuale invasione dell’Ucraina da parte di Mosca sono alle stelle. La Russia “ha ammassato e continua ad ammassare truppe al confine con l’Ucraina” e “questo darebbe alla Russia la capacità di attaccare l’Ucraina da sud, da est e da nord”. Lo ha rilevato il segretario di Stato Usa, Antony Blinken, nella conferenza stampa al termine del suo incontro a Ginevra con il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov. “Abbiamo visto piani per comprendere una varietà di azioni destabilizzanti”, ha aggiunto.
Il ministero della Difesa a Mosca ha annunciato ancora altre esercitazioni militari, che si terranno nelle prossime settimane nel Mediterraneo, nell’Atlantico e nel Mare del Nord. Saranno coinvolti nelle manovre, che si protrarranno fino alla fine di febbraio, 10mila militari, 60 aerei e 140 unità navali. Obiettivo delle esercitazioni, «proteggere gli interessi nazionali della Russia negli Oceani e difendere il Paese da minacce militari».
Kalibr è la risposta al “Tomahawk” Usa
Il progetto 3M-54 Kalibr iniziò nella seconda metà del 1970 su richiesta dell’allora Unione Sovietica, per poi interrompersi nel 1991 a causa della caduta dell’URSS.
La grande notorietà del Kalibr arrivò solamente nel 2017, quando i sottomarini Veliky Novgorod e Kolpino distrussero delle postazioni chiave dell’ISIS in terra siriana. Tali furono colpite da 7 missili da crociera, lanciati in immersione da una distanza di ben 600 Km. Potenza ed un raggio d’azione che ben sfidano i famosi Tomahawk americani, ancora oggi punta di diamante delle forze Nato.
Come mostrato nei test dei nuovi missili Kalibr, sono utilizzabili da svariate piattaforme di lancio quali: navi, sottomarini, portacontainers, aerei o TEL, veicoli specializzati per il lancio di tagli ordigni.
Il 7 Ottobre scorso dal Mar Caspio un flottiglia russa ha lanciato 26 missili da crociera “Kaliber” su alcuni bersagli terrestri in Siria. I missili hanno percorso circa 1.500 chilometri sorvolando territori iraniani ed iracheni per colpire centri di comando e depositi dei ribelli nei pressi delle città di Raqqa e di Aleppo. “In tutti i casi gli obiettivi erano strutture dei terroristi dello “Stato Islamico” (Daesh) e gli attacchi hanno avuto il grado di precisione nell’ordine di 3 metri”.