Nordio al Quirinale piace ai poliziotti. L’ex giudice disse: “Gli agenti hanno diritto di difendersi anche sparando”
“Nordio fa professione di modestia: ‘Non sono degno ma la proposta di FdI mi lusinga’. Nordio presidente non dispiacerebbe a tanti poliziotti italiani”. Così, su Twitter, Franco Maccari, vice presidente di Fsp Polizia, linka l’articolo del Secolo d’Italia che dà notizia della dichiarazione di Carlo Nordio dopo la proposta di inserirlo nella rosa dei candidati del centrodestra per il Quirinale, ribadita anche oggi da Fratelli d’Italia. La cautela di Nordio, che da sempre manifesta dubbi sulla discesa in campo dei magistrati sul fronte politico (ma in questo caso si tratterebbe di un contesto istituzionale) piace agli agenti di polizia, come dimostra quel tweet del sindacalista Maccari. Ma il feeling tra Nordio e le forze dell’ordine è di lunga data.
Carlo Nordio e il feeling con i poliziotti
Nei mesi scorsi l’ex magistrato Carlo Nordio si era schierato a difesa del poliziotto che a Roma aveva sparato per fermare un immigrato che minacciava gli agenti brandendo un coltellaccio, in una videointervista registrata nel corso della trasmissione di Rete Quattro “Quarta Repubblica”, condotta da Nicola Porro. Alla notizia che l’agente che aveva sparato si era beccato un avviso di garanzia, Nordio aveva manifestato tutta la propria contrarietà: “L’eccesso colposo di legittima difesa si ha quando vi è una sproporzione tra il mezzo utilizzato per difendersi e il mezzo dell’aggressore, in questo caso un coltellaccio che poteva uccidere. Il poliziotto, invece, ha sparato alle gambe”. Posizione certamente gradita dai poliziotti.
Quell’articolo sulla legittima difesa sul “Corriere della Sera”
Nordio era stato anche tra i primi, tra i magistrati, a porre la questione della legittima difesa dei cittadini, in una intervista del 20 novembre 2002 al “Corriere della Sera“: «Oggi le norme in vigore pur consentendo teoricamente a chi si trova di fronte un rapinatore di reagire con le armi, di fatto lo espone a un processo… Spesso si ritiene che la reazione a mano armata, anche in casa propria, ecceda il pericolo cui si è esposti. Di conseguenza viene punita… La norma è molto generica e lascia spazio ad interpretazioni opposte: lecito, illecito. Assoluzione, punizione…. Un Codice di impronta liberale (dovrebbe) garantire la libertà all’individuo di difendersi anche quando non è presente la forza pubblica, avvalendosi di un suo diritto naturale».
Ma anche sui recenti fatti di Milano, gli stupri di Capodanno, Nordio aveva espresso un parere non “mainstreaming“, invitando a evitare il facile buonismo di sinistra, attraverso un articolo pubblicato da Il Messaggero, parlando di “riluttanza a intervenire per paura di essere accusati di discriminazione razziale, autoritarismo poliziesco o repressione fascista”. E questo potrebbe essere vero – afferma il noto ex procuratore – anche “vista l’etnia degli aggressori”.