Papa Francesco: «Vaccinarsi è un dovere morale. Ma l’indecisione politica crea confusione»

10 Gen 2022 17:22 - di Redazione

“Bisogna fare ogni sforzo per immunizzare la popolazione contro il Covid”. È il monito espresso da papa Francesco durante l’udienza con il Corpo diplomatico in occasione dei tradizionali auguri a inizio anno. Uno dei passaggi più importanti del lungo discorso del Pontefice è dedicato infatti alla pandemia. Non senza qualche critica alla confusione generata dall’indecisione politica del governo.

Covid, papa Francesco: la cura della salute è un obbligo morale

“In questi giorni vediamo come la lotta alla pandemia richieda ancora un notevole sforzo da parte di tutti. E come anche il nuovo anno si prospetti impegnativo. Il coronavirus continua a creare isolamento sociale e a mietere vittime”, ha detto papa Bergoglio. Tornando a definire la cura della salute un dovere morale. E denunciando i rischi di contrapposizioni ideologiche sul terreno sanitario. “Abbiamo potuto constatare che laddove si è svolta un’efficace campagna vaccinale il rischio di un decorso grave della malattia è diminuito. E dunque importante che possa proseguire lo sforzo per immunizzare quanto più possibile la popolazione. Ciò richiede un molteplice impegno a livello personale, politico e dell’intera comunità internazionale. Anzitutto a livello personale. Tutti abbiamo la responsabilità di aver cura di noi stessi e della nostra salute. Il che si traduce anche nel rispetto per la salute di chi ci è vicino. La cura della salute rappresenta un obbligo morale”.

“La carenza decisionale genera confusione”

Papa Francesco si rivolge quindi alle istituzioni. “Vi deve essere poi l’impegno della politica a perseguire il bene della popolazione. Attraverso decisioni di prevenzione e immunizzazione. Che chiamino in causa anche i cittadini. Affinché possano sentirsi partecipi e responsabili. Attraverso una comunicazione trasparente delle problematiche. E delle misure idonee ad affrontarle”. La carenza di fermezza decisionale – ha aggiunto – e di chiarezza comunicativa genera confusione. “Crea sfiducia e mina la coesione sociale, alimentando nuove tensioni. Si instaura un relativismo sociale che ferisce l’armonia e l’unità”. In un mondo dai forti contrasti ideologici –  ammonisce ancora il Papa – “tante volte ci si lascia determinare dall’ideologia del momento, spesso costruita su notizie infondate o fatti scarsamente documentati“.

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