Parlamento Ue, storica vittoria dei conservatori. L’Ecr ottiene la vicepresidenza con Roberts Zile
Ottime notizie da Strasburgo per il fronte conservatore riformista, che rosicchia spazi al fronte progressista. L’Ecr per per la prima volta conquista una vicepresidenza dell’Eurocamera. Dopo l’elezione della popolare Roberta Metsola alla guida del Parlamento europeo, portabandiera delle istanze anti-abortiste, il gruppo guidato dato da Raffaele Fitto e dal polacco Ryszard Legutko può dirsi molto soddisfatto dell’ultima tornata di elezioni per il rinnovo dei vertici dell’Europarlamento.
L’Ecr conquista la vicepresidenza con Robert Zile
Nella seconda votazione, dopo i primi 9, l’aula di Strasburgo, infatti, ha eletto altre tre vicepresidenti tra i quali il conservatore lettone Roberts Zile con 403 voti (insieme ai liberali Nicola Beer e Michal Simecka). Si tratta di un traguardo molto significativo per i conservatori. Una conquista che spezza definitivamente il “cordone sanitario” che, con la presidenza Sassoli, aveva escluso l’Ecr dalle vicepresidenze. Anche se poteva già vantare la presidenza di una commissione di peso. Una crescita di ruolo e di credibilità per la destra conservatrice e riformista, guidata in Italia da Giorgia Meloni. Che invece non si registra per le altri formazioni anti-progressiste come Identità e Democrazia, il gruppo in cui siede la Lega con il Rassemblement national di Marine Le Pen. E Alternative fuer Deutschland. I conservatori sono senza dubbio tra i vincitori del rinnovo delle cariche parlamentari di medio termine.
Fitto: è il nostro momento. Saremo fedeli ai cittadini
“È giunto il momento che il gruppo Ecr sia rappresentato tra i vertici del Parlamento europeo“, è il commento a caldo del co-presidente Raffaele Fitto, che ha lavorato per molti anni a fianco di Roberts Zile. “Ho piena fiducia che egli terrà sempre presenti le esigenze dei cittadini. Gli auguro ogni successo nel suo ruolo di vicepresidente”. Non è meno soddisfatto l’altro co-presidente dell’Ecr Legutko che sottolinea la grande competenza e professionalità di Zile come membro del Parlamento europeo. “Non ho dubbi che continuerà a essere una forza costruttiva nel suo nuovo ruolo, riaffermando l’euro-realismo e la necessità di riformare l’Unione europea e le sue istituzioni”. Nel Bureau del Parlamento europeo da oggi siedono per ora (mancano ancora due vicepresidenti) 3 popolari, 3 liberali, 1 conservatore, 5 socialisti, oltre alla presidente Metsola, popolare. La cui elezione è un piccolo capolavoro diplomatico dell’Ecr che è riuscito a portare dalla sua anche la Lega (che è rimasta fuori dalle vicepresidenze). Fuori dalle vicepresidenze il movimento 5Stelle con la bocciatura di Fabio Massimo Castaldo, che era stato eletto un po’ a sorpresa nel 2019.
Meloni: si rafforza un centrodestra alternativo alla sinistra
L’elezione dell’eurodeputato lettone è il chiaro segnale di uno spostamento a destra dell’Eurocamera, che finora è andata avanti con la maggioranza Ursula, sbilanciata invece sul fronte progressista. Non nasconde la sua doppia soddisfazione Giorgia Meloni che da Roma si è congratulata con la neo-presidente del Parlamento europeo e con il vicepresidente Zile. “Amica dell’Italia”, scrive in un tweet a proposito della Metsola. “Gli eurodeputati di Fdi l’hanno sostenuta, fiduciosi che saprà garantire al meglio la democrazia europea”. Nel fare gli auguri di buon lavoro all’amico Roberts Zile, poi, sottolinea la crescita della Destra di governo anche in Europa. “Si rafforza un centrodestra alternativo alla sinistra. Avanti così”.
L’adesione convinta di Zile al fronte conservatore europeo
Classe 1958, laureato in Economica, ile inizia la sua carriera politica nel 1990 Dal 1997 ha ricoperto più volta la carica di ministro. Ed è stato candidato alla carica di primo ministro. Nel 2004 è stato eletto per la prima volta al Parlamento europeo. Per la sua adesione a Ecr (fa parte dell’esecutivo) ha subìto in passato gli attacchi della sinistra e della stampa britannica. Alla quale rispose così dalle colonne di The Guardian. “Sono orgoglioso del nuovo gruppo di conservatori e riformisti europei che abbiamo formato al Parlamento europeo. Le sue fondamenta sono solide, e quanto più bile e fango gettati dalla stampa di sinistra e dagli avversari interni, tanto più uniti e risoluti siamo diventati”