Povia contro chi si contagia volutamente: “I Covid party per evitare il vaccino sono una follia” (video)
Lo Stato non deve “fomentare” più “terrorismo”, “aggressività” e “confusione” e non lasci a casa i medici non vaccinati. E’ la richiesta che arriva dal cantante Povia, dopo le manifestazioni dei no vax e no green pass che si sono svolte in diverse città nei giorni scorsi. Il cantautore, parlando con l’Adnkronos, sottolinea fin da subito il fatto che sia “folle giocare con il Sars-Cov2” riferendosi ai cosiddetti “Covid party” che permetterebbero agli over 50 di infettarsi e quindi di avere, una volta guariti, la carta verde senza essersi sottoposti alla vaccinazione.
“Avendo terrore del Covid, ma molto di più di un vaccino efficace solo per qualche settimana – spiega infatti Povia – penso sia folle giocare con il Sars-Cov2 perché se prende in maniera forte in una persona che in quel momento ha un sistema immunitario debole, potrebbe trasformarsi in Covid 19 che è la vera malattia e potrebbe avere anche conseguenze più brutte”.
Povia: “Non lasciate a casa i medici non vaccinati contro il Covid”
“Detto ciò – prosegue – siamo decine e decine di milioni sulla terra ad essere guariti senza vaccino, è ormai ora che lo Stato e quei 4 in camice bianco sempre meno credibili e che sono sempre in tv a dire tutto e il contrario di tutto, smettessero di fomentare terrorismo, aggressività e confusione e prendessero in considerazione anche gli altri metodi di cura senza lasciare a casa medici che hanno scelto di non vaccinarsi. Quando si va in guerra e si è in emergenza, si porta tutto l’esercito altrimenti che emergenza è”, conclude Povia.
Povia anche da Giletti contro i virologi che hanno perso di credibilità
Povia ha in pratica ribadito quanto detto negli studi de Non è l’Arena durante la puntata del 12 gennaio. Nell’occasione ha esternato le sue idee, definendosi un no vax covid, ovvero, non contro tutti i vaccini ma semplicemente contro quello anti Covid. Il perchè di tale scelta radicale è spiegata così dallo stesso vincitore del Festival di Sanremo 2006: “Tra le ragioni per cui provo terrore a farmi questo vaccino qua, che continuate a dire che è l’unica via, ci sono anche questi atteggiamenti dei medici. Non è per sdrammatizzare, questo drammatizza perché il medico perde credibilità”. Durante la trasmissione di Giletti si è esibito sulle note del brano “Liberi di scegliere”, un chiaro riferimento al periodo in cui stiamo vivendo, dicendo: “Io non posso mandare all’aria una vita di cure, nella quale ho fatto anche dei vaccini, solo perché non ne faccio uno che mi fa terrore. Io sono un No covid vax e la canzone è totalmente in linea con l’articolo 32 della Costituzione che parla della libertà di scelta”.