Quirinale, definite le regole per il voto dei positivi: dal certificato medico alle fasce orarie
Dopo il via libera, da parte del Consiglio dei ministri, al decreto con «disposizioni urgenti per consentire l’esercizio del diritto di voto in occasione della prossima elezione del Presidente della Repubblica», il Parlamento si attrezza per garantire ai grandi elettori positivi al Covid la partecipazione al voto per il Quirinale. In particolare, è una circolare di Palazzo Madama a illustrare le modalità di svolgimento della votazione. Per i «parlamentari e i delegati regionali sottoposti alla misura dell’isolamento», in quanto positivi al Covid, «o della quarantena precauzionale, in qualità di contatti stretti», vi si legge, è prevista l’espressione del voto «in un’apposita postazione» allestita presso l’area esterna di pertinenza della Camera, in via della Missione, «alla quale sarà possibile fare accesso con un mezzo proprio o sanitario».
Il voto per il Quirinale dei grandi elettori positivi
I lavori di allestimento dell’area come un Drive-in erano già iniziati ieri, ancora prima che il governo approvasse il decreto. Restava da capire, però, come si sarebbe svolto materialmente il voto. Aspetti che ora si vanno via via definendo. In quell’area, spiega ora la circolare del Senato, «avverranno le operazioni di voto, in condizioni di rispetto delle vigenti misure di carattere sanitario». «Gli eventuali spostamenti» dei grandi elettori «dal Comune del proprio domicilio fino al Comune di Roma e all’interno del Comune di Roma si svolgeranno secondo le modalità previste» dal decreto varato dal Cdm, che prevede tra l’altro il «divieto di utilizzo dei mezzi pubblici, di sosta in luoghi pubblici, di entrare in contatto con soggetti diversi da coloro che sono preposti alle operazioni di voto» e l’obbligo di indossare sempre la mascherina Ffp2.
La richiesta, il certificato medico, le fasce orarie
Per poter esercitare il voto, gli interessati dovranno inviare, utilizzando un indirizzo di posta elettronica ad hoc, una richiesta alla Presidenza della Camera, unita a un certificato medico «che attesti la ricorrenza, quale requisito legittimante, di una condizione di quarantena o isolamento rispetto all’infezione da Sars-Cov2». A ciascuno degli aventi diritto sarà attribuita una «fascia oraria nella quale effettuare le operazioni di voto», che «sarà comunicata agli stessi entro il giorno che precede lo scrutinio tramite apposito messaggio di posta elettronica».
Tampone e visita medica per i casi sospetti
Nella mail, i grandi elettori «potranno indicare – se necessario ai fini dell’acquisizione del permesso temporaneo di accesso alle Zone a Traffico Limitato (Ztl) – la targa del mezzo col quale si recheranno alla sede della Camera». Inoltre, si legge sempre nella circolare, qualora al momento dell’accesso alla Camera ai parlamentari sia rilevata «una temperatura corporea superiore a 37.5°», questi saranno invitati a recarsi presso «l’apposita postazione ubicata nei pressi dell’ingresso di piazza del Parlamento 25, al fine di eseguire un tampone antigenico e consentire una valutazione medica in ordine alla sussistenza di sintomi o segni di interessamento dell’apparato respiratorio». All’esito negativo del tampone, i parlamentari potranno accedere a Palazzo Montecitorio per partecipare al voto; qualora invece il tampone dia esito positivo, i parlamentari saranno ammessi al voto «nella postazione allestita presso la citata area di via della Missione».