Quirinale, il giallo della visita di Salvini a Cassese: Il Foglio “spara” la notizia, lui smentisce
Terza giornata di votazioni per il presidente della Repubblica all’insegna dei colpi di scena. Dal clamoroso risultato di Guido Crosetto, proposto da FdI e arrivato a 114 voti, praticamente doppiando il numero dei grandi elettori del partito di Meloni, alle 125 preferenze espresse per Sergio Mattarella, fino alla chiamata di Beppe Grillo in diretta alla “maratona Mentana”, oggi s’è finalmente spezzata la routine delle riunioni infinite e delle schede bianche che hanno prodotto. E si è pure registrato un giallo: la visita, presunta, di Matteo Salvino a Sabino Cassese.
L’indiscrezione del “Foglio”: «Salvini a casa di Cassese»
A lanciare la notizia, che ha spiazzato gli osservatori, è stato Il Foglio, del quale per inciso il giudice emerito della Corte costituzionale ed ex ministro del governo Ciampi è editorialista. «Il segretario della Lega, Matteo Salvini, questo pomeriggio si è recato nella casa romana del professore Sabino Cassese ai Parioli», ha scritto il quotidiano diretto da Claudio Cerasa, titolando: «Quirinale, Salvini a casa di Sabino Cassese: “Ho un coniglio nel cilindro”». «Il segretario della Lega ha incontrato l’ex ministro del governo Ciampi e adesso si dice disponibile a vedere Letta. Alle 19 Salvini ha convocato una urgente riunione congiunta con deputati e senatori», era poi il sommario dell’articolo, giunto non molto dopo che Salvini aveva detto che «la soluzione può essere vicina. Lavoro con fiducia, serietà e ottimismo».
Il segretario della Lega: «Non so dove abita…»
La notizia è subito rimbalzata con grande rilievo sulle cronache politiche. E anche negli uffici della Lega, dai quali sono partite subito le prime smentite. «Nessun incontro tra il senatore Matteo Salvini e il giurista Sabino Cassese», hanno fatto sapere fonti di via Bellerio. Più tardi è stato lo stesso segretario della Lega a voler mettere a tacere le voci. «Non so dove abita», detto Salvini. «Abita ai Parioli? Non ci sono stato oggi dalle parti dei Parioli…», ha quindi tagliato corto il Capitano, che entrando all’assemblea dei grandi elettori leghisti ha assicurato che «noi abbiamo fatto nomi di alto profilo, ne faremo anche altri». Quanto a Draghi, «continuo a ritenere che è un prezioso regista e collante della coalizione di governo, che deve ricominciare a lavorare dalla prossima settimana».
«Dobbiamo essere compatti e fiduciosi. Serve pazienza»
Dunque, quale sarà il voto di domani? «Lo dirò ora ai miei grandi elettori che incontro, mi pare giusto dirlo prima a loro», ha risposto Salvini ai cronisti, parlando di «una lunga nottata di lavoro». «Dobbiamo essere compatti e fiduciosi», ha detto poi il segretario ai suoi grandi elettori, che lo hanno accolto con una standing ovation, galvanizzati dal “cauto ottimismo” del leader, che comunque li ha invitati da avere «pazienza», annunciando che dopo loro avrebbe visto anche «i leader degli altri partiti, Letta, Conte e gli altri». Previsto nella tarda serata, poi, un nuovo vertice del centrodestra.