Quirinale, M5S e Pd tirano Mattarella per la giacca. La Russa: «Il bis è impraticabile»

26 Gen 2022 17:51 - di Viola Longo
mattarella

Non solo la voglia di esprimere un nome. Le 125 preferenze del terzo scrutinio andate al presidente della Repubblica uscente, Sergio Mattarella, hanno tutta l’aria di un tentativo del centrosinistra di tirare per la giacchetta il capo dello Stato uscente, dopo che questi più e più volte ha detto di non essere interessato al bis. Qualche segnale in questo senso si era già avuto l’altro giorno, quando Letta ha ritirato fuori il nome dell’attuale inquilino del Quirinale, dopo che per un po’ era rimasto accantonato. Del resto, ad oggi, il centrosinistra non è stato in grado di tirare fuori alcuna proposta e Mattarella non solo sarebbe l’opzione «ideale» come ha detto il segretario dem, ma anche l’unica. Anche perché risolverebbe pure i problemi in quel M5S dilaniato dalla faida tra Giuseppe Conte e Luigi Di Maio su “Draghi no, Draghi sì”.

Il fronte pro-Mattarella esulta: «Si è aperto un varco»

A leggere le dichiarazioni del post voto si ha tutta l’impressione che la manovra preveda proprio di mandare avanti i Cinquestelle, all’interno dei quali nelle scorse ore il fronte mattarelliano è uscito allo scoperto. Oggi i pentastellati che spingono in questo senso sono andati oltre, esultando e pronosticando nuove adesioni al progetto, che ufficialmente non è dichiarato dai vertici dell’alleanza. «Non sono assolutamente sorpreso dalla crescita dei consensi per Mattarella, si è aperto un varco», ha commentato con l’Adnkronos il senatore Vincenzo Presutto, intercettato in Transatlantico. «Si tratta di un percorso naturale che trova una rispondenza trasversale tra forze politiche che hanno a cuore l’interesse del Paese», ha aggiunto il pentastellato.

La rivendicazione: «Molti di quei voti sono nostri»

«Molti voti per Mattarella sono nostri», ha ammesso poi un deputato M5S, chiedendo riservatezza, e spiegando che l’onda per il Presidente uscente «monta al Senato, anche se poi abbiamo seguito anche qui, alla Camera…». «Tra quei 125 voti ci sono molti deputati e senatori» grillini, ha assicurato il parlamentare che è voluto rimanere anonimo, mentre il senatore Primo Di Nicola ci ha messo la faccia, confermando il suo voto per il Presidente. «Siamo in tanti e i voti per Mattarella potrebbero aumentare sempre di più. Attenzione alle trattative improbabili, e basta a candidati divisivi», ha aggiunto.

La Russa: «Il Mattarella bis è impraticabile»

I rumors ora parlano anche del fatto che alcuni 5 Stelle stanno valutando di sollevare la questione, chiedendo al leader pentastellato di considerare, con gli altri esponenti del cosiddetto fronte progressista, di sondare la volontà del Presidente uscente prima di abbandonare definitivamente la carta Mattarella, che per altro resta l’opzione preferita anche di Enrico Letta. Secondo Ignazio La Russa, però, chiedere un bis a Mattarella, che oggi si è dedicato al sopralluogo nella sua casa romana, «è assolutamente impraticabile. Non si fa un presidente della Repubblica perché raschi il fondo del barile, dopo che anche lui ha detto che non è interessato. Sarebbe la fine, non della democrazia, ma – ha concluso il senatore di FdI – del rispetto della Costituzione».

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