Quirinale, Rampelli: “Draghi conferma la sua candidatura, ma c’è freddezza, nessuno cerca voti”
“Draghi ha di fatto confermato la sua candidatura a capo dello Stato. Altrimenti l’avrebbe negata ufficialmente definitivamente. Anche se noto una certa freddezza. Non c’è un gran movimento di persone che va in giro a cercare i voti dei grandi elettori e dei parlamentari per Draghi al Quirinale”. È questa la lettura di Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia, ai microfoni di Radio24. Oggi sui siti e sui quotidiani è tutta un’esegesi delle parole del premier durante la sua conferenza stampa di “riparazione”, come l’ha definita lui stesso. Non ha parlato di Quirinale perché vuole andarci o perché non lo vuole? I retroscenisti si scatenano, ma la tesi prevalente è quella di cui ragiona il vicepresidente della Camera.
Rampelli: “sul post Quirinale FdI da sempre chiara: elezioni”
Ai retroscena e alle tattiche Rampelli preferisce la chiarezza. Prima di tutto nel ribadire la linea di FdI, sempre delineata con chiarezza e molto prima che si aprissero i giochi sul successore di Mattarella. Sullo scenario post Quirinale il partito vuole “le elezioni. E non da oggi perché ci danno in forte crescita – precisa – ma da quando eravamo rilevato al 4%”. E il motivo è molto semplice. Il rispetto delle regole democratiche. “Vogliamo normalizzare la democrazia italiana che, nel quadro delle democrazie occidentali, è l’unica a sovranità limitata. Nella quale è previsto che si possa diventare presidenti del Consiglio senza essere eletti in Parlamento e quindi senza il consenso popolare. Desideriamo che un Parlamento legittimo possa esprimere un governo autorevole che passi attraverso il voto. Ci sembra che sia questa l’essenza della democrazia”.
Berlusconi, Rampelli: “Quando ci sarà l’ufficializzazione lo sosterremo”
Sulla candidatura al Quirinale di Berlusconi, Rampelli è altrettanto chiaro. I retroscenisti tirano fuori ogni giorno piani A,B,C. Ma anche qui vince la trasparenza: “Silvio Berlusconi – ha concluso Rampelli- sta facendo la sua partita. Siamo tutti in attesa che ci dica a che punto è con le relazioni, le alleanze e i voti dei grandi elettori. Quando ci sarà il numero legale e quindi l’ufficializzazione Fratelli d’Italia lo sosterrà”.