Quirinale, Rotondi spiazza tutti: Berlusconi ancora in corsa? “Alla quarta chiama tutto è possibile…”
«Tutto è ancora possibile in quarta votazione». Gianfranco Rotondi, in collegamento dall’esterno di Montecitorio con Myrta Merlino a L’aria che tira, fa venire giù lo studio di La7. Il colpo di scena va in onda, come il rituale vuole, quando meno te lo aspetti: a trattative aperte. Ingarbugliate. E con una candidatura chiusa, almeno da parte del possibile candidato. Una domanda sottilmente provocatoria di Goffredo Buccini del Corriere della Sera, lancia l’assist a Rotondi e offre alla Merlino la possibilità di uno scoop. «Ma perché – domanda il giornalista di via Solferino – se Berlusconi ha i voti non lo portate alla quarta chiama? Dovrà fare un sacrificio per gli italiani. Perché non fate questa bella cosa se ci sono i numeri?». «No ma lei ha qualche inclinazione telepatica? Legge nel pensiero?», risponde alla domanda con un successivo interrogativo l’ultimo dei democristiani, insinuando… Ma andiamo con ordine.
Rotondi in diretta con La7 sgancia la bomba su Berlusconi
A breve si comincerà a votare a Montecitorio. L’unica certezza, al momento, è che il cavaliere si è ritirato dalla corsa a ridosso dello start. E Rotondi se ne dice dispiaciuto, Tanto che, commentando l’epilogo quirinalizio del fine settimana, commenta: «La storia sarà molto più generosa della cronaca con Berlusconi, penso che sarebbe stato un magnifico Presidente della Repubblica e che lo avrebbe meritato. Non mi avventuro in altre previsioni». E allora, si ritorna a parlare di numeri. La conta è stata chiara. E Rotondi lo conferma una volta di più: «I numeri c’erano ed erano più abbondanti di quelli necessari. È stato Berlusconi che non se l’è sentita e va rispettato». E quando parla di numeri e di realtà numeriche sostanziose, Rotondi si riferisce ai voti di tutto il centrodestra.
«I numeri c’erano ed erano più abbondanti di quelli necessari»
Tanto che, in un altro passaggio del suo collegamento con La 7, il deputato azzurro rimarca: «La sua candidatura non era “di Palazzo”. Tanto che il Palazzo ha tirato tutti i calci che poteva. In quarta votazione Berlusconi avrebbe preso i voti compatti di tutto il centrodestra. E aveva altri 30 voti supplementari. In Aula, poi, ne avrebbe potuti trovare altrettanti, se non di più, perché l’Aula è divisa». La conclusione, però, è storia nota. Quello che è inedito è il colpo di scena che Rotondi a favore di telecamera regala a Myrta Merlino e ai telespettatori, nato da un’imbeccata di Buccini sul rilancio della candidatura in corsa, alla quarta chiama appunto.
Berlusconi ancora in corsa per il Quirinale? I giornalisti confermano: «Alla quarta chiama tutto è possibile»
Un’ipotesi a cui Rotondi replica, dopo la contro-domanda assai esaustiva, chiosando: «Bisogna aspettare, vedo un Palazzo attaccato con lo scotch. I vertici non reggono. Le coalizioni non esprimo un nome altrimenti si spaccano di più…». Lo stupore in studio – e sui volti dei giornalisti – è palpabile. Con Beccucci che commenta stupefatto del suo stesso scoop: «Attenzione che questi ci stanno ancora pensando». E il direttore de L’Espresso, Marco Damilano, che conferma pietrificato: «Confermo. Alla quarta chiama tutto è possibile»…