Ci furono polemiche sulle schede segnate proprio nell’ ultima votazione per il Capo dello Stato. Infatti in quell’occasione la Presidente della Camera Laura Boldrini scelse di leggere esattamente tutto ciò c’era scritto su ogni scheda. Esempio: “Sergio Mattarella” o soltanto “Mattarella” a seconda che il nome fosse indicato o no.
Secondo le indiscrezioni, qualche aspirante Presidente conterebbe molto sulla conferma di questo approccio per capire approssimativamente quanti voti mancheranno rispetto a quelli che aveva previsto. Basterà chiedere a un gruppo di scrivere solo il cognome, a un altro nome+cognome e all’altro ancora cognome+nome. Così le schede sono “segnate”.
Il metodo che Roberto Fico ha scelto costituisce dunque una contromossa per neutralizzare questo sistema e rendere vani i giochi tra partiti.