Scuola, il ministro Bianchi alza le mani: «Si potrebbe tornare alla Dad per un tempo limitato»
“Nel nostro decreto c’è anche la possibilità di organizzare in maniera diversa la didattica”. Ai microfoni di Rainews24 il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi fa un mezzo passo indietro sulla Dad, alla luce del caos del primo giorno di scuola dopo le festività natalizie.
“Se vi sono le condizioni – dice Bianchi – le scuole sono in grado di utilizzare tutti gli strumenti, anche la didattica a distanza, però per un tempo limitato e all’interno comunque di una situazione in cui la scuola rimane punto di riferimento, in base al principio di scuola aperta”. Un dietrofront inevitabile alla luce delle sollecitazioni che stanno arrivando a viale Trastevere dalle scuole di tutta la penisola.
Il ministro Bianchi apre la porta alla Dad
“Aveva senso aprire subito la scuola – ribadisce l’esponente dem – Non si può giustificare che tutto è aperto e l’unico spazio chiuso è la scuola, che è sicura”. Nell’intervista registrata questa mattina, il ministro sostiene pure, confutando le notizie che arrivano in queste ore, che “sono rientrati la maggior parte degli studenti e dei professori. Stiamo monitorando attentamente la situazione e nel primo pomeriggio avremo i dati. Il dato evidente è che è ripresa la scuola”.
Inoltre, per il responsabile della Pubblica istruzione, “i docenti sospesi perché no vax sono un numero estremamente limitato, sono sotto l’1% sia dei docenti che del personale Ata. I dati degli assenti per malattia per ora sono molto contenuti ed in linea con gli anni passati. A gennaio c’è il picco delle assenze. Noi per far fronte a questo abbiamo rinnovato i contratti per i potenziamenti, i cosiddetti docenti Covid, abbiamo messo 400 milioni”. Quindi ribadisce: “Aveva senso aprire subito la scuola. Non si può giustificare che tutto è aperto e l’unico spazio chiuso è la scuola, che è sicura”.
“L’areazione nelle scuole? Le risorse sono gestite in autonomia”
Bianchi, oltre al tema della Dad, affronta una questione che Fratelli d’Italia sta conducendo da tempo, ma rimasta inattesa a lungo: “Nel decreto del 22 marzo 2021, il cosiddetto dl Sostegni, abbiamo dato risorse specificamente indicate per gli impianti di areazione, ma poi sta a loro sulla base dell’autonomia. Noi abbiamo dato quelle risorse direttamente alle scuole, poi è loro responsabilità usarle in base alle loro esigenze rispettive”.
“Le previsioni della rivista specializzata Tuttoscuola parlano di 200mila classi in Dad entro 7 giorni da oggi. Una previsione facile da fare guardando i contagi”, ha detto il presidente dell’Associazione Nazionale Presidi, Antonello Giannelli, a Rainews24. “Quello che il governo non ha voluto fare lo farà la pandemia – ha continuato -. A mio avviso sarebbe stato preferibile rinviare l’apertura di 2-3 settimane per raggiungere gli obiettivi che al momento non sono raggiunti. Il governo ha compiuto una scelta legittima sulla quale io non sono d’accordo. Ma questo è normale un uno stato democratico”.