Scuola, rientro da incubo. E nelle chat allarmate dei genitori va di moda il tampone preventivo
A ormai un paio di giorni dal rientro a scuola, previsto quasi ovunque per il 10, è partito il tam tam in molte chat di classe. In tutta Italia i genitori si stanno accordando per il ritorno sui banchi in sicurezza. Previo tampone. In alcuni casi, vista la ripresa dell’attività scolastica con un trend dei contagi in aumento, l’idea di far fare un tampone di screening agli studenti prima del suono della campanella è lanciata dagli stessi genitori nelle chat su whatsapp. Una “moda” che si sta espandendo in ogni regione.
Tamponi prima del rientro scuola, il caso dell’Istituto Saint Dominique
In altri casi, invece, sono gli stessi istituti a proporre di sottoporre gli studenti a uno screening con test rapidi. Aderendo anche a campagne di sensibilizzazione per il rientro in sicurezza, promosse da molti territori ed enti locali. L’istituto Saint Dominique di Roma, ad esempio, offre la possibilità di effettuare gratuitamente il test antigenico di rientro domenica 9 gennaio in modalità Drive in nel parcheggio interno alla scuola. L’Istituto ricorda che “il test è necessario per gli studenti dalla prima elementare all’ultimo anno di liceo e caldamente consigliato per i bambini delle materne”. E ancora i rappresentanti del Convitto nazionale, sempre a Roma, consigliano caldamente a tutti gli studenti in vista del rientro di eseguire un tampone preventivo. la stessa cosa chiede il preside del Lycee Chateaubriand di Roma, Daniel Pestourie, in una lettera inviata alla vigilia del rientro.
Scuola, in Sicilia riapertura posticipata di tre giorni
In Sicilia il governo Musumeci ha deciso di rinviare la riapertura delle scuole di tre giorni. Allo scopo di consentire una verifica di tutti gli aspetti organizzativi. In Campania poi, oltre ad asili e materne, elementari e medie, in alcuni comuni il 10 gennaio non rientreranno in classe neanche gli studenti delle scuole superiori. E’ il caso di Ottaviano e Somma Vesuviana, in provincia di Napoli, dove i rispettivi sindaci hanno firmato un’ordinanza che rinvia la ripresa dell’attività didattica in presenza per le scuole superiori rispettivamente al 13 e al 15 gennaio.
FdI: interrogazione per la carenza di mascherine ffp2 nelle scuole
Fratelli d’Italia protesta intanto per la mancanza nelle scuole delle mascherine ffp2. “Il governo vive nell’improvvisazione. Presenteremo un’interrogazione”, annuncia il capogruppo di FdI in commissione Istruzione, Federico Mollicone. “Le scuole stanno per riaprire – ha detto il deputato – e siamo nella totale improvvisazione: il Governo Draghi-Speranza ha imposto l’obbligatorietà delle mascherine Ffp2 senza garantire un approvigionamento per le scuole, continuando a inviare le mascherine chirurgiche, che non proteggono adeguatamente dai contagi”. “Si vive – ha aggiunto – nella totale impreparazione, lo afferma persino Crisanti. I costi delle mascherine ricadranno sulle famiglie. Presenteremo un’interrogazione al ministro Bianchi con le colleghe Frassinetti e Bucalo”.