Sgarbi attacca Galimberti e punge Galli: «Non sono un No vax, ma li avete rotti all’inverosimile» (video)
Vittorio Sgarbi, non pago di esprimere tutta la sua indignazione contro l’eccesso di provvedimenti restrittivi di governo in tv, oggi lancia la sua ultima invettiva – veemente e sarcastica come nel suo stile – contro misure e controlli. Super Green pass e multe. Che il critico d’arte vive con mal celata insofferenza e che contesta come soluzioni draconiane. Eccessive. Fuorvianti. E, a giudicare dagli epiteti che lancia come strali anche in quest’ultimo video postato oggi sulla sua pagina Facebook, privi di logica dettata dal buon senso e di giustificazione scientifica. Dunque, ancora una volta, sul Covid, sulle sue determinazioni pratiche, e sulle sue declinazioni che implicano il ruolo di virologi, esperti di governo e disposizioni dell’esecutivo, Sgarbi torna a inveire e a pungere. Dialogante a tratti, ma solo nei toni, e non certo della sostanza di quello che dichiara a riguardo. Cominciando con il dire: «Non sono un No vax, ma sono stufo di queste persecuzioni ai non vaccinati. Di tamponi, divieti e Super Green pass»…
Sgarbi all’attacco di Galimberti
Sgarbi entra subito nel vivo della sua requisitoria. E lo fa rivolgendosi nell’incipit del suo discorso digitale in particolare al professor Galimberti. Il quale, negli ultimi giorni, è tornato a denunciare allarme e pericolosità dei non vaccinati. Aprendo alle polemiche con i prof No vax, che Galimberti ha duramente criticato anche in veste di ospite in collegamento con la trasmissione de La7, In onda. Ebbene, il critico deciso a smontare teorie sociologiche e allarmismi sanitari, esordisce nel video proponendo un confronto ragionato tra «il grande disordine di idee. Le posizioni di studiosi e medici come Guido Silvestri, che ritengono eccessivo l’uso dei tamponi e le misure di sicurezza rispetto a chi è già vaccinato» e quelle che definisce «le posizioni grottesche di falsi filosofi come Umberto Galimberti, che sostengono che la prima cosa sia il dovere di vaccinarsi per chiunque».
«Galli, ha fatto 3 vaccini e ha preso il Covid: cosa racconterà ora il professore che ha rotto i co…i per anni?»
E improvvisamente, tuona Sgarbi in un crescendo di toni soprattutto, «questo vaccino è diventato il discrimine tra il Bene e il Male. Ma cosa vuol dire il dovere morale di vaccinarsi caro Galimberti?», incalza Sgarbi. In una sequenza alternata di improperi e riflessioni pacate che tra ironia – i non vaccinati possono nuocere a loro stessi. E ancora: semmai non vanno dal parrucchiere o al ristorante, sostiene in altri passaggi del suo intervento sul web –, Sgarbi cita il caso che definisce «emblematico di uno dei fanatici di questi anni: quello del professor Galli. Che ha fatto 3 vaccini e ha preso il Covid. Cosa racconterà ora il professore che ha rotto i co…i per anni? Basta. E basta governo e basta obblighi», conclude il critico che nel congedarsi dando un appuntamento a domani per il seguito online, chiosa spazientito: «Li avete rotti all’inverosimile…».