Shoah, Meloni: «Ricordare quegli orrori è un dovere. Ai giovani va trasmesso il valore della libertà»

27 Gen 2022 11:14 - di Eugenio Battisti

Per non dimenticare l’orrore della Shoa. Nel Giorno della Memoria le massime cariche istituzionali e politici di tutti gli schieramenti ricordano una delle pagine più aberranti della storia.  A 77 anni dall’apertura dei cancelli del campo di sterminio di Auschwitz (che svelò l’orrore) il mondo della politica, dell’arte, della cultura celebra la giornata dedicata alle vittime dell’Olocausto.

Shoah, Casellati: ricordare per combattere l’indifferenza

“Il Giorno della Memoria è l’occasione per rinnovare con forza il comune impegno a combattere l’indifferenza. Che, come ci ricorda Liliana Segre, è stato il vero complice dei misfatti della Shoah”. Così il presidente del Senato, Elisabetta Casellati, nel corso della deposizione di una corona al Museo della Shoah di Roma. Con la seconda carica dello Stato anche il presidente della Camera Roberto Fico e i rappresentanti delle Comunità ebraiche e dell’Ambasciata d’Israele. “Solo attraverso il ricordo delle atrocità subite da milioni di ebrei, di bambini, donne e uomini senza colpa, possiamo tenere viva la consapevolezza degli errori del passato. E delle devastanti conseguenze che hanno prodotto”. “Questo percorso collettivo – ha aggiunto –  non si può tuttavia esaurire il 27 gennaio. È un impegno che va alimentato ogni giorno. Ricordando il cammino che dall’orrore dell’Olocausto ha portato l’Europa a rifondarsi su principi di libertà. Democrazia e tutela dei diritti umani. Questa è la responsabilità che abbiamo nei confronti dei nostri giovani. Perché solo così potranno diventare vere sentinelle dei valori della pace, della fratellanza e della tolleranza”.

La celebrazione ufficiale al ministero dell’Istruzione

Come ogni anno i presidenti di Camera e Senato si recano a in Largo 16 ottobre 1943, luogo simbolo della deportazione degli ebrei romani. La celebrazione ufficiale del Giorno della Memoria quest’anno si tiene al ministero dell’Istruzione. Alla cerimonia, trasmessa in diretta su Rai Uno, partecipano il ministro Patrizio Bianchi e la presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi Di Segni.

Meloni: tenere alta la memoria degli orrori è un dovere

“Il 27 gennaio ricorre il Giorno della Memoria. È nostro dovere ricordare affinché gli orrori del passato non si ripetano mai più”, così Giorgia Meloni su Facebook. La leader di Fratelli d’Italia sottolinea la necessità di trasmettere alle nuove generazioni l’importanza della libertà e del rispetto. Matteo Salvini sceglie un commento lapidario su Facebook accompagnato da una foto che lo ritrae in visita al Yad Vashem di Gerusalemme: “Perché l’atroce follia assassina non si ripeta mai più”. “Un omaggio a tutte le vittime della Shoah”, è espresso dal coordinatore azzurro Antonio Tajani, che parla di un momento di “condivisione nazionale contro ogni tipo di violenza, odio e discriminazione. Una tragedia umana che ha scavato un solco della memoria, da non oltrepassare mai più“.

Gelmini ringrazia Samuel Modiano per il suo coraggio

Enrico Letta affida a un tweet lapidario il suo omaggio. “Il primo gesto stamani. In raccoglimento al Ghetto per la Giornata della Memoria”. Ettore Rosato, vicepresidente della Camera di fede renziana,  definisce la memoria come “unico vaccino” contro l’indifferenza. “Tramandare la memoria di quell’orrore è un dovere umano e civile”, scrive sui suoi canali social. Tanti gli esponenti del governo che esprimono la vicinanza al popolo ebraico e puntano i riflettori sulla necessità di ricordare ben oltre le commemorazioni annuali di rito. Il ministro Mariastella Gelmini ricorda e ringrazia Samuel Modiano, internato nel 1944. L’unico della famiglia a sopravvivere all’orrore di Auschwitz-Birkenau. “Grazie Sami per la tua testimonianza, così coraggiosa, generosa, preziosa, che ci aiuta a non cadere nell’abisso dell’odio e dell’indifferenza”.

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