Stadio Olimpico, non convince l’intitolazione a Paolo Rossi. Rampelli: non cambiate l’attuale nome
Il 30 dicembre con 387 voti a favore la Camera dei deputati ha approvato un ordine del giorno con il quale impegna il governo a valutare la possibilità di intestare a Paolo Rossi, campione del mondo 1982, lo stadio Olimpico di Roma. A firmare il provvedimento è il deputato di Forza Italia Pierantonio Zanettin. La notizia però crea divisioni e polemiche a Roma, perché la storia calcistica di Paolo Rossi non è particolarmente legata alla Capitale.
Fabio Rampelli, vicepresidente della Camera e deputato di FdI, interviene nel dibattito e chiede che l’Olimpico mantenga la sua attuale denominazione. “A un grande giocatore come Paolo Rossi che ha rappresentato l’Italia nella vittoria ai mondiali si può intestare uno stadio di calcio, non uno stadio olimpico. L’ex stadio dei Cipressi, incasellato all’interno del complesso monumentale e sportivo del Foro italico, evoca dall’origine le Olimpiadi. Tra le discipline dei Giochi non è certo il calcio a primeggiare, più ricco ma del tutto irrilevante nelle manifestazioni olimpiche”.
“È l’atletica leggera la disciplina regina -scrive Rampelli in una nota-. Se proprio si deve trovare il nome di un atleta cui dedicare lo Stadio romano, dovrebbe essere Livio Berruti o Pietro Mennea. Questo al di là del fatto che le squadre capitoline che vi si esibiscono sono Roma e Lazio, che non hanno mai incrociato nella propria storia Pablito Rossi. Questa aggressività del calcio, onnipresente perché ricco di premi, super ingaggi, diritti televisivi è volgare e stucchevole. Giù le mani dagli sport sani, fin troppo trascurati a vantaggio delle leggi di mercato, lo Stadio di Roma continui a chiamarsi Olimpico”.
Anche Enzo Foschi vicesegretario del Pd Lazio attacca: “Ho trovato abbastanza surreale il metodo usato per scegliere l’intitolazione dello Stadio Olimpico. Roma, nemmeno considerata e ascoltata, trattata come fosse una città coloniale e non la Capitale d’Italia. Nel merito la proposta di intitolare lo stadio a un grande e importante calciatore, per quanto prestigioso, cancella e mette in secondo piano la storia di tanti altri campioni e campionesse di tante diverse discipline sportive che nei decenni, in questo stadio, hanno gareggiato. Perciò il nome più giusto per lo stadio è ‘Stadio Olimpico'”.