Torino, bambina di tre anni lanciata dal balcone: fermato un marocchino per omicidio volontario

14 Gen 2022 18:57 - di Lucio Meo
Fermato A.M., cittadino del Marocco di 32 anni, poiché gravemente indiziato dell’omicidio della bambina caduta da un balcone

Gli investigatori della Squadra Mobile di Torino hanno sottoposto a fermo A.M., cittadino del Marocco di 32 anni, poiché gravemente indiziato dell’omicidio della bambina precipitata nella serata di ieri dal balcone dell’ultimo piano dello stabile di via Milano 18 e deceduta questa mattina all’ospedale infantile ‘Regina Margherita’.  La bimba di tre anni era stata ricoverata ieri sera in condizioni gravissime dopo una caduta dal quarto piano di un’abitazione di via Milano, nel centro di Torino. Le condizioni della piccola che aveva riportato diverse lesioni, tra cui traumi al cranio e al torace, erano apparse subito disperate e a nulla sono valsi gli sforzi dei sanitari per salvargli la vita.

Bambina lanciata dal balcone, il marocchino accusato di averla uccisa

Oggi, in Questura, gli investigatori che nella notte  hanno ascoltato la mamma della bimba e il suo compagno, continuano a sentire testimoni per ricostruire la dinamica dell’accaduto, e quell’interrogatorio ha portato al fermo del marocchino, forse il compagno della donna. Il provvedimento, si legge in una nota, è stato adottato in virtù delle acquisizioni derivanti dagli elementi e testimonianze raccolte nelle prime fasi investigative, che hanno consentito una sommaria possibile ricostruzione del fatto ed una prima qualificazione giuridica, che sarà sottoposta al vaglio del giudice, nelle successive fasi del procedimento”.

L’accusa è di omicidio volontario con la formula di dolo eventuale. Lunedì dovrebbe tenersi l’udienza di convalida mentre ancora non è stata fissata la data dell’autopsia sul corpo della piccola che dovrà accertare a come è stata trovata la bambina la possibile traiettoria della caduta. A renderlo noto il legale dell’accusato, avv. Alessandro Sena al termine dell’interrogatorio in procura.

Davanti al palazzo la scritta ‘ora gioca felice con gli angeli’

“Avevo appena finito di fare le pulizie, stavo per uscire quando ho sentito un tonfo, ho aperto la porta e ho visto la bambina a terra”. Così tra le lacrime la giovane che lavora nel panificio vicino al palazzo dove dal quarto piano è precipitata la bimba di tre anni, e che è stata la prima a soccorrere la piccola, racconta quanto accaduto ieri sera.

“La bambina ha fatto qualche respiro, poi un respiro più profondo, il cuore le batteva pianissimo, ho detto al mio compagno di chiamare i soccorsi che sono arrivati poco dopo e poi è arrivata la polizia” prosegue la giovane che aggiunge “subito dopo è scesa la mamma che continuava a dire ‘la mia bambina, la mia bambina’, poi è arrivato il compagno e io ho coperto la piccola, che era fredda, con il mio giubbotto e le sono rimasta accanto”

Questa mattina, intanto, davanti al palazzo dove la piccola abitava, è stato lasciato un mazzo di rose bianche striate di rosa accompagnato da un biglietto ‘ciao piccola! Ora gioca felice con gli altri angeli. Rimarrai sempre nei nostri cuori’.

 

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