Altro sfregio alla Rowling, delirante crociata del New York Times: “Cancellate la madre di Harry Potter”
Un altro sfregio a JK Rowling, la “mamma” di Harry Potter. Il New York Times le dichiara una guerra senza precedenti, raggiungendo l’apice (o il fondo) della cancel culture contro l’autrice. Colpevole di avere espresso la sua opinione contro i dogmi del gender fluid: i sessi sono due, aveva detto, procurandosi minacce di morte. Ora la testata intraprende un “crociata” addirittura più feroce, facendone l’oggetto polemico della campagna abbonamenti. Salviamo Harry Potter ma cancelliamo definitivamente la sua autrice. È questa la proposta con cui il Nyt lancia la sua campagna con cartelloni elettronici che invitano i lettori a “immaginare Harry Potter senza la sua creatrice”.
Rowling, la cultura woke sta toccando il fondo
In cerca di consensi dal pubblico woke, il quotidiano americano tocca ogni ragionevole limite per “affondare” la Rowling. La sua presunta transfobia le ha procurato danni morali inimmaginabili. Ha osato parlare del sesso biologico come dato insopprimibile e la psicopolizia radical chic l’ha marchiata a fuoco. Buona parte del mondo dell’intrattenimento l’ ha lasciata sola. Mentre intorno a lei si scatenavano le furie del politicamente corretto, che hanno addirittura pubblicato il suo indirizzo di casa, mettendo in pericolo la sua famiglia.
Non toccate la Rowling: l’autogol del New York Times
Ma stavolta il quotidiano di riferimento della cultura liberal fa un autogol. “Non è detto che la campagna del New York Times non si riveli un boomerang”, leggiamo sul Giornale che ha diffuso la notizia di questa ennesima campagna di diffamazione. Che però non piace ai lettori. Qualcuno si abbonerà, ma molto significativi sono i “lettori che minacciano la disdetta”. “Ho cancellato il mio abbonamento @nytimes perché ha provato a cancellare @jk_rowling”, ha twittato qualcuno. E altri: “Stiamo cercando di immaginare il NY Times senza il suo reparto marketing, senza i suoi editori, senza i suoi proprietari, senza i suoi editorialisti di Op-Ed e senza la sua fedele base di abbonati”.
Molti utenti abbandonano il giornale
Ancora: si sta “cercando di cancellare una donna creativa. Andate uomini. Vai oppressione. Vai originalità“. In lettore dichiara su twitter: “Così ho cancellato il mio abbonamento Nyt perché ha provato a cancellare Rowling”. E una altro utente: “Nemmeno l’offerta di un abbonamento annuale a 0,25 dollari a settimana è riuscita a convincermi a stare con un giornale che è così sprezzante nei confronti delle donne da celebrare la cancellazione di un’autrice nelle sue pubblicità”. Schiaffo morale. Qualcosa si sta muovendo.