Bufera su Report, la Gabanelli si schiera con Ranucci ma ammette: “Non doveva mandare quei messaggi”

10 Feb 2022 16:03 - di Monica Pucci

Soccorso rosso, per Sigfrido Ranucci. Arriva Milena Gabanelli a sostenere la causa del conduttore che ha inviato messaggi ai componenti della Commissione di Vigilanza per invitarli a non insistere con le accuse contro di lui, relative a molestie sessuali. Ma la stessa Gabanelli ammette che il suo successore alla guida di Report avrebbe fatto bene e non utilizzare la messaggistica privata per alludere a dossier contro i parlamentari in suo possesso. “Ma la sua è stata una reazione umana”.

Report, Gabanelli in difesa di Sigfrido Ranucci

“E’ stata portata davanti all’audit la lettera anonima contro Ranucci. Una storia, a mio parere, sollevata in modo strumentale da alcuni soggetti della Vigilanza Rai, che avrebbe fiaccato un toro, ma che alla fine si è dimostrata falsa: questo è lo spartiacque, Ranucci è stato accusato di cose infami e l’audit ha dimostrato che non c’era nulla di vero nelle contestazioni che gli erano state mosse, se non calunnie. E proprio nel giorno in cui l’amministratore delegato della Rai doveva ufficializzare alla Commissione di Vigilanza l’esito di quell’audit favorevole a Ranucci, saltano fuori conversazioni di mesi prima”: l’ex conduttrice e autrice di Report per 20 anni fino a quando ha passato il testimone a Ranucci e ora impegnata con il Corriere della Sera e La7, offre all’Adnkronos il suo punto di vista sul caso Ranucc-Ruggieri (il deputato di Forza Italia che ha letto i messaggi inviatigli dal giornalista in commissione di Vigilanza), precisando che il suo intento non è entrare nel merito di quei messaggi.

“Non conosco a fondo il contesto di quei messaggi e non sono un giudice, ma il tema è che si è cercato di colpire nella parte morale, che è la cosa più brutta, una persona sotto scorta, e questa persona ha manifestato questo disagio con parole dure. Certo non sono parole che si devono usare, ma vediamo il contesto in cui è avvenuto tutto questo. Se le persone vengono lavorate ai fianchi possono sbottare. Non doveva mandare quei messaggi, anche considerato il suo ruolo, doveva controllare le proprie emozioni, tuttavia capisco la reazione umana”.

La tesi è che si voglia chiudere Report, ovviamente: “”Ranucci è stato 10 anni nella mia stessa stanza. Si può cambiare nella vita ma sarebbe un cambio molto radicale. Io non ho dubbi sulla sua onestà morale e intellettuale. Questa vicenda mi sembra un gran polverone su nulla. Il tema è che bisogna spuntare quella trasmissione“.

La replica di Ruggieri: “Fa dietrologia all’amatriciana…”

“Ho sentito più volte, come milioni di spettatori, la Gabanelli predicare continenza e liceità dei comportamenti di chiunque abbia un ruolo in Italia. Vedo che per il suo ‘compagno di stanza’ fa un’eccezione, secondo il ben noto teorema: ‘Inflessibili solo con gli altri. Non si permetta, però, di dire che io ‘lavoro ai fianchi’ qualcuno. Quel che pensavo della lettera, diffamatoria verso alcune donne (che però nessuno considera) prima che verso il suo amico, non è equivocabile: è nero su bianco in un verbale della vigilanza accessibile a chiunque, e c’è nota del fatto che io stesso l’avessi autonomamente cestinata. L’attenuante che lei riconosce al suo compagno di stanza dunque è inesistente”. Così il deputato di Forza Italia, componente della commissione di Vigilanza Rai, Andrea Ruggieri, replica con l’Adnkronos alla giornalista Milena Gabanelli.

Quanto alla tempistica, che per Gabanelli è sospetta: “E’ falso che qualcuno di noi sapesse che Fuortes ci avrebbe notificato l’aggiornamento sull’audit su Ranucci, cosa infatti avvenuta non nelle comunicazioni iniziali di Fuortes, ma solo in risposta alla lettura degli sms di Ranucci i quali sarebbero stati notificati all’ad Fuortes nel prosieguo dell’audizione prevista già a dicembre, e slittata all’altro ieri solo per sua indisposizione da Covid. Tirarli fuori in altra sede non sarebbe stato corretto nemmeno verso Ranucci. Ma vedo che anche sulla correttezza si fanno dietrologie all’amatriciana”.

“Dopodiché, usando il metro di pensiero della Gabanelli, immagino che scuserebbe analogamente anche Silvio Berlusconi, Gianni Letta o Matteo Renzi, tutti oggetto di puntate indegne e prive di alcuna notizia, se scrivessero per reazione a Ranucci quel che lui scrive a più membri della Vigilanza”, conclude Ruggieri.

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