Caro bollette, in rete esplode la rabbia: governo e Draghi ai minimi storici. La ricerca SocialCom
Nonostante gli interventi straordinari per ridimensionare l’impatto del caro-energia, i rincari delle bollette sono pesanti: nel primo trimestre 2022 si segnala un aumento del 131% della luce e del 94% del gas, come ha rilevato Arera in audizione al Senato (15 febbraio 2022). Il tema dei rincari delle bollette è diventato centrale anche in rete nella prima metà del mese di febbraio. SocialCom, con l’ausilio della piattaforma Blogmeter, ha analizzato per Adnkronos le conversazioni sul web tra il 1° e il 15 febbraio, per cercare di capire il sentiment rispetto a quanto sta accadendo. In questo periodo di tempo, si registrano oltre 11 milioni di interazioni sul tema. A preoccupare moltissimo sono gli aumenti in bolletta.
Bollette, la rabbia delle Partite Iva
Nelle pagine e nei gruppi Facebook che rappresentano le Partite Iva, «e dove il consenso del governo è ai minimi, traspare tutta la rabbia e la disperazione del momento: è proprio in questi gruppi che l’argomento più dibattuto è quello relativo ai rincari e all’aumento delle bollette, stando a quanto emerge dalla ricerca».
“Oggi”, “ora”, “tutti” sono le parole più utilizzate per chiamare a raccolta il “popolo” degli autonomi e cercare di coagulare attorno a un unico vessillo le istanze di tutti i professionisti e autonomi colpiti. Come rileva la ricerca, tra i vari termini ed espressioni utilizzati, ne risaltano alcuni piuttosto eloquenti, come: “i problemi”, “tutti i costi”, “le problematiche”, “sul lastrico”, “secondo lavoro”, “questa crisi”.
«Il caro bollette rischia di vanificare la ripresa»
«Il caro bollette rischia di vanificare la ripresa – ha dichiarato il presidente di Partitalia (associazione di Partite Iva in Italia) Francesco Rossi – Si parla di un conto salatissimo per imprese e famiglie: solo nel primo trimestre del 2022 le imprese italiane pagheranno 13 miliardi in più per elettricità e gas. Ma sono soprattutto le piccole partite Iva a rischiare: piccole imprese e lavoratori autonomi non hanno nessuna rete di protezione di fronte a questi aumenti vertiginosi. Il governo intervenga subito per calmierare i costi dell’energia, soprattutto per i piccoli operatori economici», ha concluso.
Il sentiment verso il governo e i leader dei partiti
Il sentiment delle Partite Iva nei confronti del governo, del presidente del Consiglio e dei principali leader politici è in prevalenza negativo, emerge dalla ricerca realizzata da SocialCom.
Difficile dire se intorno alle Partite Iva possa nascere un nuovo movimento politico, magari spinto proprio dalla forza dei social network o dall’esigenza di trovare nuova rappresentanza. Ma, rileva la ricerca, l’esecutivo registra un sentiment negativo al 79,93%, così come quello di Mario Draghi, che supera il 70%.
Il sentiment delle Partite Iva nei confronti dei principali leader politici è in prevalenza negativo, fatta eccezione per Giorgia Meloni e Matteo Salvini.
Tra i leader politici con un sentiment negativo spicca il dato su Enrico Letta, apprezzato solo dal 15,41% degli utenti iscritti ai gruppi Facebook delle Partite Iva. Sono i leader di centrodestra i più apprezzati dagli autonomi: Giorgia Meloni registra un sentiment positivo al 78,28%, così come Matteo Salvini (55,26%). (Ecco il link della ricerca completa)