“Ci manca solo la colonscopia”: Crosetto “feroce” contro i pm sulla lettera di Tiziano Renzi
“Tanto per capirci, io sono sempre stato politicamente dall’altra parte, rispetto a Matteo Renzi. Ma ormai ciò che gli viene fatto ogni giorno non riguarda lui, riguarda la vita democratica: una tale sinergia tra informazione e procure per uccidere una persona ha un solo precedente“. Non c’è bisogno di fare il nome. Con poche parole Guido Crosetto commenta su twitter in due riprese la vicenda che definire sgradevole è dire poco, della pubblicazione della lettera di Tiziano Renzi del 2017 al figlio sulla Banda Bassotti che lo circonda. “Lo sfogo di un padre che francamente doveva restare chiuso nei cassetti: e non certo per occultarla, ma perché non ha alcuna finalità. A mio avviso viola l’articolo 15 della Costituzione“. Questo per dirla con il Presidente della Camera penale di Palermo Fabio Ferrara.
Caso Renzi: il tweet di Guido Crosetto smaschera i pm
Guido Crosetto è intervenuto anche oggi con un tweet molto severo e sarcastico : “Il prossimo step degli scoop giornalistici sarà la pubblicazione di una colonoscopia, che un PM avrà allegato agli atti per dimostrare che l’indagato aveva un tenore di vita eccessivo anche per il corpo?”. Ci si è spinti veramente oltre. E’ veramente inquetante – si legge in controluce – la frequenza con cui indiscrezioni e “scoop” giornalistici mettano nel mirino esponenti politici sul piano squisitamente personale e non tanto nel merito della questione su cui si vuole fare chiarezza. Crosetto ha l’onestà intellettuale di insistere su un tema che gli sta a cuore; e che sta inquinando e non da oggi la salute della nostra democrazia. Lo sfogo di Renzi padre indirizzato al figlio contro il “giglio magico” che lo circondava “”la Banda Bassotti”, doveva rimanere materia riservata per gli inquirenti del caso Open.
Ruggieri e Gori: “La pubblicazione della lettera di Tiziano Renzi vergogna miserabile”
“La pubblicazione della lettera del padre di Matteo Renzi al figlio, è una vergogna miserabile”, ha commentato Andrea Ruggieri, deputato di Forza Italia. “Serve una norma che, al pari delle intercettazioni inutili all’indagine, impedisca il deposito di documenti. Che, ancorché raccolti, non si possano quindi pubblicare; e che restino in custodia ai soli pm con facoltà di consultazione per gli avvocati”. “L’acquisizione agli atti e la pubblicazione dell’intera lettera di Tiziano Renzi al figlio sono una perfetta rappresentazione del cortocircuito giudiziario-mediatico che avvelena l’Italia; e dell’urgenza di una radicale riforma della giustizia”. Lo scrive su Twitter il sindaco di Bergamo Giorgio Gori, del Pd.
Il penalista: “La pubblicazione delle lettera di tiziano Renzi viola l’art. 15 Costituzione”
“Potrebbe essere lo sfogo di un padre in un momento particolare della sua vita. Crea una sorta di conflitto familiare che certamente non è piacevole”, argomenta il penalista Ferrara. Quanto alla violazione dell’articolo 15 della Costituzione, sembra chiaro: “La libertà e la segretezza della corrispondenza e di ogni altra forma di comunicazione sono inviolabili. La loro limitazione può avvenire soltanto per atto motivato dell’autorità giudiziaria con le garanzie stabilite dalla legge”. “Peraltro – aggiunge Ferrara – non se ne capisce neppure la rilevanza in quel processo”. “Credo che debba essere privilegiata la tesi difensiva – afferma -perché mettere in piazza determinati sfoghi di un padre in un determinato momento, non vuole dire che quel che c’è scritto sono circostanze vere”.
Ricordiamo che Guido Crosetto di recente si era già espresso in merito, dimostrando come la giustizia sia un’emergenza su cui mettere mano presto per evitare eccessi: sostenendo l’esistenza di un filo “che lega fatti distanti fra loro”. Il suo sospetto inquietante è che in tal modo alcuni magistrati possano lanciare un messaggio chiaro in modalità differenti: “Facciamo cosa vogliamo, come vogliamo, quando vogliamo”.