Covid, il Cts verso la chiusura. Abrignani: probabile lo scioglimento dopo il 31 marzo
“Non credo verrà prorogato” lo stato di emergenza e “quindi si scioglierà anche il Cts“. Lo ha detto a Rai Radio 1, ospite di ‘Un Giorno da Pecora’, l’immunologo e componente del Comitato tecnico scientifico (Cts), Sergio Abrignani. Con la fine dell’emergenza, dunque, anche l’organismo che ha gestito insieme al governo l’emergenza Covid dovrebbe vedere esaurito il suo compito, spesso oggetto di attacchi e critiche. Abrignani è realista sulla fine della pandemia, nonostante le resistenze di altri virologi come Fabrizio Pregliasco e dello stesso ministro della Salute Speranza per il quale ancora non si può cantare vittoria sul virus.
E’ intanto fissata per il 25 febbraio la riunione dell’Agenzia italiana del farmaco, durante la quale si esaminerà anche il possibile via libera alla quarta dose di vaccino anti Covid per le persone fragili.
Anche il fisico Giorgio Sestili, che fin dall’inizio della pandemia analizza e monitora l’andamento epidemico di Sars-CoV-2, è ottimista sulla fine dell’emergenza. “Tutte le attuali misure anti-Covid dei Governi a livello mondiale – sottolinea – vanno nella direzione delle aperture e di un approccio ‘diverso’ alla circolazione del virus. Noi l’ondata Omicron non l’abbiamo contrastata con le chiusure, ma l’abbiamo contenuta con i vaccini e con l’obbligo del green pass, quindi non si capisce perché si dovrebbe prolungare uno stato di emergenza quando tutti i provvedimenti stanno andando nell’altra direzione. Oggi sappiamo gestirlo meglio”.