Dieci anni senza Lucio Dalla: 10 canzoni che le radio non trasmettono più, ma sempre attuali (video)
Il primo marzo di dieci anni fa moriva Lucio Dalla, uno dei più grandi musicisti e cantautori del nostro Paese: e le sue canzoni risuonano più attuali che mai anche in questi giorni. Con brani come Futura, dove “i russi e gli americani” e il pericolo di una guerra vengono evocati da una coppia che vuole avere un figlio, il concetto di immortalità e di perfezione della meravigliosa “Siamo Dei”. Ma anche Le rondini, una vera e propria poesia in musica. In cinquant’anni di carriera è impossibile sintetizzare in dieci brani l’attività del cantautore bolognese. Queste sono tra le meno ascoltate in radio, ma non meno emozionanti.
Futura di Lucio Dalla (una delle canzoni più attuali)
Fumetto (1969) il brano che gli ha dato la fama
Nato a Bologna il 4 marzo 1943, Lucio Dalla ha avuto una carriera lunga cinquant’anni, vissuta in maniera anticonformista suonando virtuosamente pianoforte, sassofono e clarinetto: dalla stagione beat alla sperimentazione, approdando alla canzone d’autore.
La casa in riva al mare (nella versione con Toquinho)
La sua attività musicale può essere spiegata in quattro ampi periodi: origini jazz e partecipazioni sanremesi tra il 1962 e il 1972, la collaborazione con Roversi dal 1973 al 1976, la maturità artistica nel ventennio tra il 1977 e il 1996, ed infine la fase pop alternata da incursioni nella musica colta ed accademica. A due anni di distanza dalla morte del cantante, il 26 febbraio 2014 è stata costituita la ‘Fondazione Lucio Dalla‘, con sede nella sua casa di Bologna, con l’obiettivo valorizzare l’esperienza e il patrimonio culturale dell’artista.
Canzone 1983
Figlio di Giuseppe Dalla (1896-1950, stroncato a 54 anni da un tumore), direttore di club di tiro a volo, e della modista Jole Melotti (1901-1976), entrambi bolognesi, frequenta il Collegio Vescovile Pio X di Treviso dopo essere rimasto orfano di padre.
Grazie allo zio Ariodante Dalla, cantante melodico molto popolare negli anni quaranta e cinquanta, impara a suonare la fisarmonica; terminate le scuole dell’obbligo inizia ragioneria, passa al liceo classico, poi al linguistico. Ragazzo geniale ed inquieto, torna a Bologna e si appassiona alla musica jazz: Walter Fantuzzi, marito della socia nella sartoria della madre, per il suo decimo compleanno gli regala un clarinetto: è amore a prima vista e durerà tutta la vita; da autodidatta impara a suonarlo -manifestando un talento naturale raro, da virtuoso – ed entra complesso jazz bolognese ‘Rheno Dixieland Band”. Inizia a scrivere canzoni, nel 1961 arriva la prima incisione. Nel 1962 entra a far parte dei ” lippers”gruppo di supporto per Edoardo Vianello.
Durante il Cantagiro del 1963 Gino Paoli lo persuade a tentare la carriera da solista; nel 1964, a 21 anni, incide il suo primo 45 giri contenente ‘Lei (non è per me)’, tradotta da Paoli e Sergio Bardotti, a cui segue ‘Ma questa sera’, entrambe pubblicate dalla ARC, casa discografica distribuita dalla RCA Italiana, per cui usciranno i successivi 45 giri di Dalla. Incide il suo primo album “1999” ma il successo comincia ad arrivare solo dopo tre anni di sperimentazione musicale: è il 1969, la sua canzone “Fumetto’ viene scelta dalla Rai come sigla del programma per bambini ‘Gli eroi di cartone”. Riesce ad emergere e, nel 1971, a partecipare al Festival di Sanremo presentando la canzone ‘4/3/1943″. Conquista il terzo posto e le successive quindici settimane di permanenza in hit parade, entrando dalla porta principale nell’Olimpo dei cantautori italiani.
Lucio Dalla canta “Amore disperato” con Mina
Nello stesso anno esce ‘Storie di casa mia’, primo vero album di successo: Dalla riesce ad imporre il suo stile eclettico ed una proposta musicale fuori dagli schemi: gli italiani imparano a conoscerlo e ad apprezzarlo con ‘Un uomo come me”, ‘La casa in riva al mare’, ‘Il gigante e la bambina’, ‘Per due innamorati’, “Itaca”, brani che diventeranno evergreen intramontabili. Nel 1972 è a Sanremo con ‘Piazza Grande’, scritta con Ron: si piazza (solo) ottava ma diventa una delle sue canzoni più famose. Con testi poetici sempre elevati, ma più adeguati alla forma-canzone, esce nel 1975 ‘Anidride solforosa”. Nel 1977 la carriera subisce uno strappo: decide di ritirarsi alle isole Tremiti, e, pur essendo un musicista puro, diventa paroliere della sua musica, dimostrando una padronanza letteraria solida e matura. È il momento di ‘Come è profondo il mare”, ‘Quale allegria’, ‘Il cucciolo Alfredo’, ‘E non andar più via”, ‘Corso Buenos Aires”: pezzi intimistici e a tratti malinconici, veri testimoni della visione della vita di Dalla – estrosa, profonda, a volte contraddittoria ma semplicemente unica.
“Siamo Dei”, dedicata all’immortalità
‘Lucio Dalla‘ resta un anno e mezzo in classifica con ‘Anna e Marco’, ‘L’ultima luna’, ‘Stella di mare’, ‘La signora”, “Tango’, “Milano’, ‘Notte’ e ‘Cosa sarà”, ‘L’anno che verrà’, tutte canzoni che diventano pietre miliari della musica italiana. “Dalla” invece esce nel settembre del 1980: è rock d’autore, domina la vetta alle classifiche con 600.000 copie vendute regalando ai suoi fan “Futura”, ‘La sera dei miracoli”, ‘Balla balla ballerino”.
Canzoni d’amore di Lucio Dalla: Chissà se lo sai
Nel 1984 però, a sorpresa, cambia rotta musicale: il risultato è ‘Viaggi organizzati”; nel 1985 torna a lavorare con gli Stadio, gruppo che aveva contribuito a lanciare, e nel gennaio del 1986 esce con “Bugie”: si aggiudica il disco di platino grazie a ‘Chissà se lo sai’ e ‘Soli io e te’. Nel marzo del 1986 parte in tournée con gi Stadio, destinazione Usa; verrà estratto il doppio album dal vivo “DallAmeriCaruso”, con un unico inedito: “Caruso“.
Felicità
Sarà disco di platino e Targa Tenco come miglior canzone dell’anno: tradotta in varie lingue, vende oltre 38 milioni di copie in tutto il mondo, e ne ‘le 10 canzoni italiane più conosciute e cantate nel mondo” è seconda solo a ‘Nel blu dipinto di blu’ di Domenico Modugno.
Nel giugno del 1988 arriva una nuova esperienza, ovvero ‘Dalla/Morandi’, disco da 15 canzoni: è successo cementato da belle canzoni e amicizia tra i due artisti che insieme raccontano la propria storia umana e musicale; segue un fortunato e lunghissimo tour anche all’estero, con 110 repliche. Nell’ottobre del 1990 poi esce “Cambio’, apripista alla fase pop degli ultimi anni che culminerà in ‘Attenti al lupo”, record di successo e vendite. Nel 1996 pubblica ‘Canzoni’ che decreta la definitiva svolta pop dell’autore: venderà complessivamente 1.300.000 copie.
Dopo aver ricevuto nel 1999 la Laurea Honoris Causa dall’università di Bologna in ‘lettere e filosofia’, nel settembre dello stesso anno (esattamente il 9/9/99) Dalla pubblica “Ciao“:
200 000 copie vendute in poco più di una settimana e doppio disco di platino. Il nuovo millennio si apre poi con l’album ‘Luna Matana’, pubblicato nell’ottobre del 2001, mentre il 2003 è un altro anno chiave: Dalla va oltre le canzoni destinate alle radio e si cimenta in ‘Tosca – Amore disperato’, tratta dal capolavoro di Giacomo Puccini, spettacolo da cui estrapola ‘Amore disperato”, presente nell’album ‘Lucio’, uscito nello stesso anno.
Le rondini: una delle canzoni più liriche di Dalla
Nel 2006 pubblica ‘12000 lune’, raccolta di tutti i suoi grandi successi in un triplo cofanetto; nel febbraio del 2007 inizia a collaborare con Marco Tutino, sovrintendente e direttore artistico del Teatro Comunale di Bologna e con il produttore discografico Gianni Salvioni per un progetto sul “Pulcinella’ di Igor’ Fëdorovic Stravinskij, del 1920. Quest’opera del musicista russo è abbinata a “l’Arlecchino’ di Ferruccio Busoni del 1917. Nel 2008 Lucio Dalla non pensa solo alle canzoni: mette in scena ‘L’opera del mendicante’ di John Gay, e, dopo l’uscita dell’album ‘Il contrario di me’ ed il relativo tour teatrale, il musicista torna con una doppia pubblicazione dal vivo: ‘LucioDallaLive – La neve con la luna’. L’8 novembre 2011, a due anni di distanza da ‘Angoli nel cielo’, esce l’ultimo disco pubblicato dal cantautore emiliano: ‘Questo è amore’.
Lucio Dalla muore improvvisamente, stroncato da un infarto, il 1º marzo 2012, tre giorni prima del suo 69º compleanno: si trova alll’Hotel Plaza di Montreux, cittadina svizzera sede di uno dei festival musicali più importanti al mondo, il Montreux Jazz Festival, dove si era esibito la sera precedente.