Draghi, «ora il dialogo con Mosca è impossibile: pronti a imporre conseguenze severe»

24 Feb 2022 15:25 - di Redazione
Draghi

Nella Sala dei Galeoni di Palazzo Chigi Draghi affronta la questione Ucraina. Il Parlamento italiano ha chiesto un’informativa urgente al Presidente Draghi che si terrà domani alle 10.30 alla Camera e alle 12.30 al Senato. Per martedì, invece, sono in calendario le comunicazioni del premier sugli sviluppi del conflitto: alle 10 al Senato e alle 15.30 alla Camera. Al momento, dunque, il primo messaggio che il capo del governo ha formalizzato, è un messaggio di solidarietà e di vicinanza al popolo e alle autorità dell’Ucraina. Dichiarando innanzitutto: «Capisco che queste siano ore di grande preoccupazione per tutti i cittadini. Voglio dirvi che il Governo intende lavorare senza sosta per risolvere questa crisi. Abbiamo accanto i nostri alleati – l’Europa, gli Stati Uniti –. Insieme faremo tutto il necessario per preservare la sovranità dell’Ucraina. La sicurezza dell’Europa. E l’integrità dell’ordine internazionale basato sulle regole e sui valori da noi tutti condivisi».

Ucraina, Draghi: «È un paese europeo e amico. Una democrazia colpita nella sua sovranità»

Nelle dichiarazioni alla stampa, al termine del Consiglio dei ministri, Draghi ha parlato con toni netti e un timbro deciso. «Nella notte, la Russia ha avviato un’offensiva militare nel territorio ucraino da più parti. Con lo scopo iniziale di distruggere le principali installazioni di difesa di Kiev. L’apparato militare di Mosca si è mosso in maniera coordinata – ha illustrato il premier – con incursioni aeree, terrestri, anfibie, focalizzate sugli obiettivi di primaria importanza». Aggiungendo, all’aspetto logistico-militare, un commento strettamente politico e strategico: «L’Ucraina è un Paese europeo, una nazione amica. È una democrazia colpita nella propria legittima sovranità». Esprimendo nel contempo, peraltro, «la solidarietà piena e incondizionata del popolo e del Governo italiano al popolo ucraino e al Presidente Zelensky». Perché, ha detto anche il premier: «Quanto succede in Ucraina riguarda tutti noi. Il nostro vivere da liberi. La nostra democrazia».

«L’Italia cerca una soluzione diplomatica, ma il dialogo deve essere sincero»

Un discorso, quello di Draghi, che prelude a conclusioni che puntano a confermare la posizione fin qui espressa dal nostro Paese. E che il presidente del Coinsiglio riassume asserendo: «L’Italia condivide la posizione più volte espressa anche dagli alleati di voler cercare una soluzione pacifica alla crisi. Ho sempre pensato che qualsiasi forma di dialogo dovesse essere sincero e soprattutto utile. Ma le azioni del governo russo di questi giorni – ha anche aggiunto emblematicamente Draghi – lo rendono nei fatti impossibile». Pertanto, ha spiegato il premier, «la nostra Ambasciata a Kiev è aperta. Pienamente operativa. E mantiene i rapporti con le Autorità ucraine, in stretto coordinamento con le altre Ambasciate. Anche a tutela dei circa 2000 italiani residenti. L’Ambasciata resta in massima allerta, pronta ad adottare ogni necessaria decisione».

Draghi: «Con gli alleati Ue stiamo coordinando le misure di sicurezza sul fianco est della Nato»

Nel frattempo, ha quindi chiosato Draghi, «con gli Alleati della Nato, ci stiamo coordinando per potenziare immediatamente le misure di sicurezza sul fianco Est dell’Alleanza. E stiamo rafforzando il nostro già rilevante contributo allo spiegamento militare in tutti i Paesi Alleati più direttamente esposti». Non solo. Anche sul fronte diplomatico, come detto, le manovre avanzano: «Questo pomeriggio – ha anche anticipato Draghi – avremo una consultazione dei G7, alla quale parteciperà anche il Segretario Generale della Nato Stoltenberg. E al termine della quale mi recherò a Bruxelles per un Consiglio Europeo straordinario.

Bruxelles, al vaglio un pacchetto di sanzioni molto dure nei confronti della Russia

«In quella sede – ha proseguito il premierdecideremo un pacchetto di sanzioni molto dure nei confronti della Russia. Avevamo ribadito in tutte le sedi di essere pronti a imporre conseguenze severe nel caso in cui la Russia, come purtroppo è accaduto, avesse respinto i nostri tentativi di risolvere la crisi per via politica. Questo è il momento di metterle in campo. L’Italia è pienamente allineata ai partner su questa posizione. Domani poi – ha concluso Draghi – ci sarà anche una riunione straordinaria dei leader della Nato».

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