Effetto Covid: l’Inps ha risparmiato 1,1 miliardi di euro nel 2020, quasi 80mila pensioni in meno
Nel 2020 l’Inps ha risparmiato in spesa per pensioni 1,1 miliardi a causa dell’eccesso di mortalità per Covid . E’ quanto emerge dal nono Rapporto di Itinerari previdenziali secondo il quale si avrà fino al 2029 una spesa minore per 11,9 miliardi.
Inps risparmierà quasi 12 miliardi di euro (grazie al Covid)
Come evidenzia il Rapporto, il 96,3% dell’eccesso di mortalità registrato nel 2020 ha riguardato persone con età uguale o superiore a 65 anni. Inoltre, per la quasi totalità erano pensionati. Assistiti che percepivano in media circa 1,17 pensioni Ivs (invalidità, vecchiaia, superstite: non disponibili i dati sulle prestazioni assistenziali eliminate).
Considerando per compensazione l’erogazione delle nuove reversibilità, la pubblicazione quantifica dunque in 1,11 miliardi di euro il risparmio, tristemente prodotto nel 2020 da Sars-CoV-2 a favore delle casse Inps, e in circa 11,9 miliardi la minor spesa nel decennio (2020-2029).
Il virus ha ucciso quasi tutti pensionati: età media 80 anni
Secondo gli ultimi dati dell’Istituto superiore di sanità, l’età media dei pazienti deceduti e positivi a SARS-CoV-2 è 80 anni (mediana 82, range 0-109, Range InterQuartile-IQR (1° quartile=74; 3° quartile=88)). Le donne decedute sono 60.201 (43,6%). L’età mediana dei pazienti deceduti positivi a SARS-CoV-2 è più alta di circa 40 anni rispetto a quella dei pazienti che hanno contratto l’infezione (pazienti deceduti: età mediana 82 anni; pazienti con infezione: età mediana 43 anni). Al 10 gennaio 2022 sono 1743, dei 138.099 (1,3%), i pazienti deceduti SARS-CoV-2 positivi di età inferiore ai 50 anni. In particolare, 440 di questi avevano meno di 40 anni (273 uomini e 167 donne con età compresa tra 0 e 39 anni).