Gasparri: Ornella Muti fa pubblicità a Sanremo alla sua società? Se ne occuperà la Vigilanza
“Ancora prima di cominciare il Festival di Sanremo è già causa di polemiche. Ci sono anche aspetti commerciali da chiarire. Ornella Muti faccia l’attrice, apprezzata da tanti e non dica cose infondate. Il suo appello per la legalizzazione della cannabis, fatto utilizzando la ribalta del Festival, è pieno di inesattezze”. Lo dice in una nota Maurizio Gasparri che così prosegue: “Afferma che legalizzando la cannabis si impedirebbe lo spaccio di droghe più pesanti. Parla di cose che non conosce dicendo autentiche castronerie. Contrasteremo queste tesi”.
“Legalizzando la cannabis – aggiunge Gasparri – non si eliminerebbero le altre droghe. E se la Muti fosse consapevole di ciò di cui parla capirebbe che non si eliminerebbe nemmeno il mercato nero della cannabis. Infatti il 70% di consumatori di questa droga sono minorenni. E anche chi ne propone la legalizzazione si limita ai maggiorenni. Pertanto i ragazzini andrebbero dagli spacciatori che continuerebbero a vendere illegalmente sia la cannabis che altre droghe. Ornella Muti ha detto delle autentiche sciocchezze. E i dirigenti della Rai riservino Sanremo per le canzoni, non per far dire assurdità a ruota libera da chi, inoltre, è promotrice dell’attività della ‘Ornella Muti hemp club’ che si occupa di uso terapeutico della cannabis. La Rai si è prestata quindi ad una operazione pubblicitaria con interessi personali della Muti?“.
“L’attrice va esclusa da Sanremo subito, soprattutto per questo possibile uso a scopo commerciale del Festival. La Rai fa pubblicità gratuita a prodotti che vengono promossi dalla Muti? Su questo chiederemo un’immediata riunione della Commissione parlamentare di Vigilanza per capire se ci sono interessi economici della Muti e se la Rai diventa luogo di pubblicità diretta o indiretta a vantaggio di terzi. E siccome siamo garantisti non estendiamo le polemiche nei confronti di sua sorella Claudia, coinvolta in una maxiretata relativa a sostanze stupefacenti. Su tutto ciò ho presentato interrogazione urgente in commissione di vigilanza”.