Glass Hostaria – Roma
Glass Hostaria
Vicolo del Cinque, 58 – 00153 Roma
Tel. 06/58335903
Sito Internet: www.glasshostaria.it
Tipologia: ricercata
Prezzi: menù “Cristina” 110€, menù “Verde” 90€, altri piatti alla carta 38€, dolci 15€
Giorno di chiusura: Lunedì e Martedì; da Mercoledì a Venerdi chiusi a pranzo
OFFERTA
Cristina Bowerman è indubbiamente un’abilissima promoter di se stessa e della sua creatura, il famoso Glass, dove una cucina “fusion” e provocatoria negli accostamenti, piatti dai sapori forti e con la voglia di stupire, e un locale modaiolo dal design moderno, sono tutti ingredienti che fanno braccia su una clientela attenta pure a certi cliché. Detto questo, occorre tuttavia ammettere che al netto di non poca tara, vi è anche il peso specifico di una cucina che non può lasciare indifferenti. Anche se l’esperienza di quest’anno ci ha narrato di una piccola battuta d’arresto rispetto a quella soddisfacente a tutto tondo del 2020, circostanza peraltro comune nel mondo della ristorazione in periodo di prolungata emergenza pandemica, ragione per cui manteniamo comunque il voto dell’anno scorso. Dopo aver aperto le danze con alcuni divertenti appetizer, abbiamo proseguito con del sashimi di ricciola con carpaccio di zucchina, uova di trota, kefir, olio al dragoncello e sfoglia alla banana, dove l’eccellente freschezza del pesce era sostenuta da una carnosità selvaggia. A seguire, sfoglia di gamberetti crudi dalla nota fresca e piacevolmente piccante. Dal mare alla terra con la pancia di maiale cotta sottovuoto a bassa temperatura con zuppa di latte di mandorla e pesca caramellata, piatto dai toni dolci e dalla consistenza eccezionalmente morbida. Tutto si è detto in passato per il piatto simbolo del locale, paradossalmente il più classico di tutti, i ravioli di parmigiano liquido 60 mesi, ricoperti con scaglie di tartufo. Meno convincenti, e non per tutti i gusti, le animelle glassate in salsa di soia, visciole nel bas-Armagnac e polvere ghiacciata di torcione di foie gras, dagli accentuati toni dolciastri e opulenti. Piacevole il dessert, connotato da un bel contrasto tra la grassezza del gelato al popcorn caramellato e la spiccata acidità della crema al frutto della passione. Giustamente estratto ed equilibrato il caffè.
AMBIENTE
Design contemporaneo sia per la sala più grande al piano terra sia per il sovrastante soppalco.
SERVIZIO
Di gentilezza e competenza un po’ autocompiaciute.
Recensione a cura di: Roma de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net