Il grido dei brasiliani dello Shakhtar Donetsk e della Dinamo Kiev: “Aiutateci a lasciare il Paese” (video)
“Speriamo che le autorità brasiliane ci possano aiutare a rientrare a casa. Chiediamo aiuto perché tantissime persone hanno lasciato la città. Le frontiere sono chiuse, lo spazio aereo è chiuso, non si sa come poter partire. Chiediamo appoggio al governo brasiliano perché ci possa aiutare e speriamo che possiate aiutarci a lasciare il Paese il prima possibile”. E’ l’appello lanciato dai giocatori brasiliani dello Shakhtar Donetsk e della Dinamo Kiev in un videomessaggio lanciato sui social.
Video drammatico dei brasiliani dello Shakhtar Donetsk e della Dinamo Kiev
Il video Traspesso da Sky tg 24 mostra i calciatori assieme alle mogli e ai figli nella hall di un albergo di Kiev: qui si sono dove si sono ritrovati dopo l’inizio dell’invasione da parte della Russia e la chiusura dell’aeroporto della capitale Ucraina. A prendere parte al filmato Marlon, Vitao, Ismaily, Dodo, Vinicius Tobias, Marcos Antonio, Maycon, Alan Patrick, David Neres, Tete, Pedrinho, Fernando e Junior Moraes oltre a Vitinho della Dinamo Kiev.
“Noi mogli siamo qui con i nostri bambini. Ci sentiamo un po’ abbandonate perché non sappiamo cosa possiamo fare, le notizie ci arrivano solo dal Brasile e vi facciamo questo appello perché facciate qualcosa per i bambini. Abbiamo lasciato le nostre case portando con noi solo qualche vestito e non sappiamo come risolvere questa situazione”, aggiunge la moglie di un calciatore.
Mister De Zerbi bloccato a Kiev
La guerra già esplosa in Ucraina, dopo l’inizio delle operazioni militari della Russia nella notte, ha già avuto le prime conseguenze nel mondo dello sport. Sospeso il campionato ucraino come ufficializzato dalla Federcalcio nazionale. Provvedimento che coinvolge anche lo Shakhtar Donetsk di Roberto De Zerbi. L’ex allenatore del Sassuolo, insieme al suo staff italiano (il vice allenatore Davide Possanzini; l’allenatore dei portieri Giorgio Bianchi; i preparatori Vincenzo Teresa, Agostino Tibaudi e Marcattilio Marcattili; e gli assistenti Michele Cavalli e Paolo Bianco) sono attualmente ancora in Ucraina, in un hotel di Kiev;dove erano rientrati domenica dopo il ritiro svolto a Belek, in Turchia, per preparare l’inizio del campionato che per loro era previsto sabato contro il Metalist Kharkiv.
De Zerbi: “Non era nostra intenzione fare gli eroi”
Stiamo bene, la situazione è tesa perché c’è preoccupazione. Cerchiamo di avere contatti con le nostre ambasciate per capire il da farsi. L’Ambasciata italiana è stata correttissima e tempestiva, il console italiano ci sta dando grande sostegno e vicinanza. Non era nostra intenzione fare gli eroi, siamo qui per fare il nostro lavoro che è il calcio; ma abbiamo giocatori che hanno già vissuto il 2014 nel Donbass. Finché il campionato non fosse stato sospeso trovavamo ingiusto partire. Rifarei la stessa scelta, ora la situazione è diversa e il calcio è sospeso. Stiamo cercando il modo per andare via