Il sospetto dei contiani: “Di Maio sapeva già tutto del Tribunale di Napoli”. Grillo a Roma in serata
Il M5S è ormai il partito dei sospetti. I contiani contro Di Maio arrivano a pensarle tutte dopo la sospensione dell’elezione di Conte a leader del Movimento. Il silenzio del Ministro degli Esteri viene interpretato come un indizio molto sospetto. Nessun commento, nessun intervento. Difficile non abbia nulla da dire di fronte a un passaggio chiave e drammatico. I retroscenisti si scatenano.
M5s, i sospetti. I contiani accusano Di Maio: “Sapeva tutto?”
In questa storia c’è un prima e un dopo. Prima della decisione del tribunale di Napoli e dopo la crisi provocata dalla partita del Quirinale, l’ex capo politico – secondo alcuni – avrebbe voluto o staccarsi dal Movimento: dando vita a una scissione, oppure sfiduciare il leader. “Per questo avrebbe bruciato i tempi dimettendosi dal comitato di garanzia”, scrive il Giorno in un retroscena.
Il silenzio di Di Maio giudicato sospetto
Con l’intervento dei giudici, però, qualcosa sembrerebbe essere cambiato. Tra i contiani – scrive il quotidiano rilanciato da Libero – ci sarebbe addirittura chi pensa che Di Maio fosse al corrente dell’imminente decisione del tribunale di Napoli. Quando si dice che il silenzio è d’oro… Il ministro degli Esteri starebbe giocando una partita doppia, perché al tempo stesso, a fari spenti, stando a diverse indiscrezioni, starebbe lavorando per rilanciare la sua popolarità presso la base. Per farlo uno dei tasselli fondamentali è stato l’incontro con Virginia Raggi la settimana scorsa. L’ex sindaca della Capitale gode ancora di grande consenso presso la basa pentastellata.
Grillo atteso a Roma tra stasera e giovedì
Con un Di Maio intento alle sue strategie anti-Conte (dimenticando la questione Russa-Ucraina) , tutto congiura contro contro un Conte più “dimezzato” che mai. Che in questo momento, silenziato da Grillo e dopo avere declinato, appunto, l’invito di “Porta a Porta”, non può difendere le sue posizioni più di tanto. Dunque, l’unico a uscirne danneggiato, al momento, è l’ex premier, ancora tecnicamente in cerca di leadership, seppur temporaneamente. Il terzo attore fondamentale torna ad essere il fondatore e garante Beppe Grillo, che si sta riprendendo un ruolo determinante per tutto il gruppo sgangherato. Secondo il Giorno, è probabile che proprio su di lui conti Di Maio. Anche perché l’ex comico genovese non avrebbe mai avuto piena fiducia nell’ex premier.
“Beppe non ha ancora deciso”
E proprio lui, Beppe Grillo è atteso a Roma nelle prossime ore. Il garante del M5S potrebbe arrivare presto nella Capitale, per provare a risolvere l’impasse causato dall’ordinanza del Tribunale di Napoli che ha sospeso l’efficacia del nuovo statuto 5 Stelle; e, dunque, l’elezione di Giuseppe Conte come leader del Movimento. “Beppe non ha ancora deciso se arrivare a Roma in serata o domani”: lo fanno sapere fonti di primo piano del Movimento. Fonti vicine a Grillo. Spiegano che “presto” ci sarà un “incontro”. Del resto lo stesso Grillo in un post sui social aveva annunciato l’ugenza di un confronto anche con Conte.