Joia – Milano

23 Feb 2022 0:01 - di Redazione

Joia
Via Panfilo Castaldi, 18 –  20124 Milano
Tel. 02/29522124
Sito Internet: www.joia.it

Tipologia: ricercata
Prezzi: antipasti 30/34€, primi e zuppe 28/32€, secondi 40€, dolci 20€
Giorno di chiusura: Domenica e Lunedì

OFFERTA

Il mondo vegetale attira sempre di più gli chef, i quali, guidati non solo da una coscienza etica ed ecologica, si cimentano con un tipo di cucina che agli occhi della massa è ancora, ingiustamente, considerata privativa. Pietro Leemann, chef stellato di Joia, lo fa da sempre, e sempre meglio aggiungiamo noi. Ne è una riprova il pranzo di quest’anno che ci ha permesso di assaggiare nuovi piatti che, ovviamente, mai come in nessun altro tipo di cucina, seguono la stagionalità delle materie prime. Il menù è vario e articolato, con formule semplici pensate per il pranzo, come il “piatto quadro” da 20 a 25 euro, a seconda se sono 4 o 5 assaggi (acqua e caffè inclusi), oppure percorsi degustativi che vanno dai 50 ai 60 euro (con 3 o 4 portate) che, sempre a pranzo danno la possibilità di assaporare la cucina creativa dello chef. Volendo, però, c’è anche la possibilità di scegliere à la carte, oppure di optare per i due gran menù da 115 e da 135€, con abbinamenti enologici ad hoc. Dopo un piccolo amuse bouche a base di popcorn alla paprika e vellutata di rapa rossa con cagliata di mandorle, abbiamo assaggiato il nostro antipasto – Appunti di viaggio – composto da fonduta di gran kinara (un formaggio simile al parmigiano nel sapore ma fatto con caglio vegetale), cardi gobbi, tartufo pregiato di Norcia, pesto di sedano verde e noci, da assaporare con ben cinque cucchiaini contenenti salsa di mango, lampone, mirtillo, arancia rossa e aceto balsamico. A seguire l’ottimo risotto de “L’ombelico del Mondo”, un riso mantecato magistralmente con zafferano adagiato su tortino basso di carciofi, broccoli e prezzemolo, con polvere di lamponi e demi glacé vegetale. In chiusura un rinfrescante dessert a base di frutta, con crema di mango, pezzetti di ananas arrostito, kiwi, banana glassata al cioccolato, mela marinata nella barbabietola, sorbetto di mela cotogna e spruzzata finale di acqua di rose. Peccato per il caffè, sottoestratto e privo di corpo, accompagnato da un cioccolatino affumicato e panna servito in un bicchierino.

AMBIENTE

Alla prima sala con vetrata che affaccia sulla strada, si accede a quella di mezzo e poi alla saletta che dà direttamente sulla cucina, il tutto arredato con uno stile minimalista, colori chiari e linee pulite.

SERVIZIO

Cortese e preparato.

 

Recensione a cura di: Milano de La Pecora Nera – ed. 2022 – www.lapecoranera.net

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