La Russia: il ritiro già programmato, Occidente isterico. E va in fumo la missione di Di Maio
Truppe russe parzialmente in ritirata. L’imminente invasione dell’Ucraina annunciata dagli Stati Uniti per il momento appare scongiurata. Anzi, ribadisce il Cremlino, non era mai stata in programma. E’ stato l’Occidente ad orchestrare una narrazione finalizzata a colpire l’immagine di Mosca.
Cremlino: esercitazione finita, le truppe tornano alle loro basi
Il Cremlino aggiunge che il ritiro di alcune truppe dal confine ucraino, annunciato oggi, non è nulla di nuovo. “Abbiamo sempre detto che quando le esercitazioni saranno concluse le truppe torneranno alle loro basi permanenti. Non c’è nulla di nuovo. E’ un processo normale”, ha detto il portavoce Dmitry Peskov, citato dalla Bbc. Mosca del resto ha sempre presentato l’ammassamento di truppe al confine ucraino come un’esercitazione militare. Sottolineando che l’intera narrativa dell'”invasione” è falsa e ha rappresentato un pretesto per la NATO per schierare più truppe ed equipaggiamento militare vicino al confine russo.
Lavrov: dall’Occidente c’è stato terrorismo dell’informazione
Dure le dichiarazione del ministro degli Esteri Lavrov: l’Occidente – accusa – ha messo in atto un ”terrorismo dell’informazione” diffondendo la notizia di una prossima invasione dell’Ucraina da parte della Russia. ”L’Occidente, guidato da Washington, pratica il terrorismo mediatico e annuncia date false per l’invasione russa dell’Ucraina”, ha aggiunto Lavrov. “Le esercitazioni russe e bielorusse stanno andando avanti secondo il programma, indipendentemente da alcuni che hanno attacchi di isteria“, ha detto il ministro degli Esteri russo.
La “propaganda di guerra occidentale è fallita”
”Il 15 febbraio 2022 – ha scritto su Telegram la portavoce del ministero degli Esteri di Mosca, Maria Zakharova – entrerà nella storia come il giorno in cui la propaganda di guerra occidentale è fallita. Sono caduti in disgrazia e sono stati distrutti senza che sia stato sparato un solo colpo”.
Il ministero ha anche pubblicato un video dei veicoli militari che vengono caricati per il ritorno alle loro basi. Ciò include carri armati, AMPV e obici semoventi. I militari hanno anche pubblicato una clip che mostra i carri armati Т-72Bz che lasciano il sito delle esercitazioni.
Diventa inutile la missione di Di Maio
La Russia ha respinto le accuse, sottolineando che l’intera narrativa dell'”invasione” è falsa e che è solo un pretesto per la NATO per schierare più truppe ed equipaggiamento militare vicino al confine russo.
L’annuncio del ritiro delle truppe russe irrompe mentre il ministro degli Esteri Luigi Di Maio, oggi a Kiev, preparava il suo incontro con Lavrov a Mosca. Una missione presentata dalla Farnesina come “un estremo tentativo di capire se un negoziato politico e diplomatico può ancora evitare un ricorso massiccio alle armi”. Ma di fatto, almeno stando alle notizie di oggi, l’estremo tentativo di Di Maio appare del tutto inutile.
Il negoziato con il cancelliere Scholz
Con il Cremlino ha negoziato oggi il cancelliere tedesco Olaf Scholz che, dopo aver incontrato a Kiev il presidente Volodymyr Zelenskiy, ha cercato di convincere Putin a una de-escalation sfruttando “un asso nella manica”: l’accordo sulla costruzione del gasdotto Stream 2 che dovrebbe collegare la Russia alla Germania. Berlino intende inserire il progetto russo nel vasto pacchetto di sanzioni che i paesi del G7 hanno già minacciato di imporre su Mosca in caso di aggressione militare.