La “vendetta” dei leghisti contro Toti: “Ci ha tradito, deve pagare”. E minacciano il caos in Liguria
Tutti contro Giovanni Toti. “Ci ha traditi” ripete Edoardo Rixi, commissario ligure per la Lega, entrando alla riunione del consiglio federale a via Bellerio. Contro il comportamento del governatore della Liguria e leader di Coraggio Italia i desideri di “vendetta” non sono ancora sopiti dopo lo psicodramma Quirinale. “Ha tradito il centrodestra”, ripete. Ma Rixi non è il solo a stigmatizzare il voltafaccia di Toti per la brutta pagina del non voto ad Elisabetta Casellati. Giorgia Meloni non le mandò a dire al governatore e ai centristi per quei 382 voti con almeno sessanta franchi tiratori nelle file dei partiti “alleati”. Quella votazione e l’esito di tutta la vicenda Quirinale non impatteranno solo sulla coalizione da rifondare “dalle basi”, come ha detto la leader di FdI nell’intervista tv da Nicola Porro. Ma avrà ripercussioni anche molto presto sugli equilibri nella regione Liguria.
Lega, Rixi massacra Toti
A Rixi i cronisti chiedono se la giunta della Regione, a questo punto della conflittualità interna, sia a rischio. La riposta “non lo so” è tutta un programma. “Le amministrazioni locali andranno avanti tranquillamente, continua il dialogo con tutti”; ma “se un amministratore locale vuole diventare deputato, deve candidarsi”. Il presidente della Regione e leader dei centristi di Coraggio Italia è sotto accusa a Genova. Lo certifica anche molti retroscena. “Ha tradito, la deve pagare, vuole fare un accordo con i renziani e vendersi la Regione per andare a Roma”, spiegano fonti del Carroccio. La Lega minaccerebbe addirittura il ritiro degli assessori. “La Lega ora decide caso per caso chi sostenere”, leggiamo in una ricostruzione della Stampa. La defezione dei totiani sul voto per Elisabetta Casellati è anncora percepita come “Una pugnalata alla schiena”.
Liguria, la Lega contro Toti. minacccia di ritirare gli assessori
Il clima è funesto. Il lessico che risuona parla di vendette, tradimenti. Vogliono fargliela pagare, “colpire e ridimensionare Toti dopo quanto accaduto a Roma. Toti ha portato avanti con Renzi l’operazione su Casini a nostra insaputa”, attacca ancora il leghista Rixi. L’accusa riguarda soprattutto la mancanza di riconoscenza del governatore sostiene Francesco Bruzzone: “Toti si è vantato di aver spaccato il centrodestra, che lo aveva eletto presidente in Liguria”. Mentre Rixi ricorda ancora il via libera per la sua candidatura a capo della Regione: “Nel 2020 c’era un veto espresso di Berlusconi su di lui, siamo noi che lo abbiamo fatto togliere”. Anche Fratelli d’Italia della Liguria va all’attacco. “Se un giorno Toti diventerà un leader nazionale, ben venga per lui. Ma oggi pensi a noi. Abbiamo una situazione sanitaria difficile e non solo per il Covid. Che lui stia qui e pensi a questo”, annuncia il coordinatore regionale Matteo Rosso.
Toti si difende
Toti si difende: “Se qualcuno pensa che lascerò la Liguria per candidarmi a Roma nel 2023 si sbaglia, resto qui. Ho fatto presente a Salvini e Meloni che una candidatura unilaterale del centrodestra non aveva chance. Mattarella? L’hanno votato tutti i partiti di governo. Eper questo il sindaco di Spezia dovrebbe saltare? Ma cosa c’entra? Noi restiamo nel centrodestra, ma il nostro ruolo deve essere quello di allargare il perimetro, anche a sinistra”. Di questo si parlerà sicuramente al consiglio federale tutt’ora in corso.