Lollobrigida: “Noi di FdI oscurati da Mediaset? Chi viene avversato diventa più forte tra gli elettori”

5 Feb 2022 8:47 - di Carlo Marini
Lollobrigida FdI

«Penso che Berlusconi abbia idee e statura ben più elevate di molti che lo circondano. Vedremo se le voci si riveleranno vere, ma non ci intimoriscono». Così in un’intervista al Corriere della Sera, Francesco Lollobrigida, capogruppo alla Camera di FdI, interpellato sul presunto “boicottaggio” di Mediaset ai danni di Giorgia Meloni e del suo partito.

“Nei fatti FdI è stato l’unico partito di centrodestra che non ha deragliato”

«Tutte le volte – prosegue Lollobrigida – che una forza politica non viene avversata sui temi e sulle idee ma con la riduzione della visibilità o con leggi elettorali ad hoc, è sempre diventata più forte fra gli elettori». Quindi, FdI continuerà a fare «un’opposizione patriottica e a contribuire ad affrontare le emergenze». Poi la domanda che ricorre in questi giorni: il centrodestra è finito? «Il centrodestra è maggioranza nella sensibilità del popolo italiano, per quelli che sono stati i suoi valori e obiettivi per 30 anni fino a quando alcuni hanno privilegiato l’alleanza con M5S e Pd». L’intervistatore cita la promessa di Berlusconi: finito il governo Draghi, torneranno tutti “nemici come prima”. «Siamo contenti che si prendano impegni per il futuro vista la statura di chi li dichiara. Per FdI però valgono i fatti, e nei fatti noi siamo stati gli unici a non deragliare. Con i fatti, appunto, si certificherà se i partiti hanno interesse a mantenere gli impegni con gli elettori o se alcuni continueranno a rinunciarvi per trarre vantaggio dalla permanenza in Parlamento o al governo». 

Lollobrigida: “FdI è l’unica forza che nei fatti è stata coerente”

Poi la questione Berlusconi e Mediaset. “Si è detto – chiede il Corriere – che avete impedito che Berlusconi fosse votato al posto della Casellati, che è offeso e che potrebbe chiudervi le porte delle sue televisioni. «Berlusconi nella sua intervista ha chiarito i motivi del ritiro della sua candidatura, gli alleati si sono comportati lealmente, meno hanno fatto quelli che al tavolo l’hanno riproposta». Lollobrigida liquida poi come “strumentali e ridicole” le ipotesi che la Meloni possa vivere la stessa condizione di marginalità politica di Marine Le Pen. E sui passaggi del discorso di Mattarella, rilancia la sfida a Enrico Letta che propone di lavorare assieme per realizzarli. «Sull’istituzione di una commissione d’inchiesta sul caso Palamara, su come contrastare l’immigrazione clandestina, sulla difesa delle culture nazionali contro poteri forti sovranazionali, temi sollevati da Mattarella. E ci aspettiamo che il Pd non finga più di non vedere l’oppressione dei diritti dell’opposizione in Parlamento. A questi temi dovrebbe pensare il Pd, non alla legge elettorale…».

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