M5S, assemblea per blindare il nuovo statuto. Borrè: come andare contromano a fari spenti in autostrada
I vertici di M5S hanno deciso di indire l’assemblea degli iscritti per il 10 e 11 marzo con l’obiettivo di apportare le modifiche statutarie richieste ai fini dell’accesso al 2×1000 e anche per ‘blindare’ il nuovo statuto rispetto alle contestazioni che hanno originato il contenzioso in Tribunale.
L’M5S procederà, dunque, ad una nuova votazione per apportare le modifiche statutarie richieste dalla Commissione di garanzia per gli statuti, altrimenti non può accedere al 2×1000,. La votazione servirà anche – spiegano fonti dei CinqueStelle – per ‘blindare‘ il nuovo statuto rispetto alle contestazioni che hanno congelato statuto e vertici 5 Stelle, compresa la leadership di Giuseppe Conte, sbalzato da cavallo.
“E’ questa la strada concordata nei giorni scorsi anche con i legali per evitare che il Movimento rimanga appeso ai cavilli giuridici e per convalidare con efficacia retroattiva il percorso sin qui compiuto nell’ambito del nuovo corso“, spiegano le stesse fonti rivelando la notizia che la comunità 5 Stelle aspettava.
Una mossa che dire azzardata è dire poco. “Di primo acchito sembra che si stia imboccando un’autostrada contromano, a fari spenti, e in cui le macchine che vanno per il verso giusto corrispondono ad altrettante norme giuridiche insuperabili – se la ride l’avvocato dei ricorrenti M5S di Napoli Lorenzo Borrè, commentando la decisione. – Sono curioso di vedere cosa è stato escogitato stavolta“.
“Di certo mi colpisce la sicumera in pendenza di un contenzioso giudiziario che al momento li ha visti soccombenti sulla questione assorbente della mancanza del quorum nelle votazioni per le precedenti modifiche statutarie, che ha portato alla sospensione della loro efficacia”, spiega il legale parlando con l’Adnkronos.