Meloni richiama il governo a un bagno di realtà: “L’emergenza è il caro bollette non la legge elettorale”

6 Feb 2022 12:48 - di Luisa Perri
Meloni bollette

Giorgia Meloni riporta i partiti della maggioranza a un bagno di realtà: lo fa riferendosi all’emergenza drammatica del caro bollette, come denunciato anche ieri da Confindustria.

«Mentre i partiti della maggioranza – scrive la leader di FdI su Facebook – pensano a dar vita ad alleanze innaturali per sopravvivere alle prossime elezioni e a nuove leggi elettorali pur di rimanere incollati alle poltrone, famiglie e imprenditori subiscono l’ennesima mazzata dovuta al rincaro di luce di gas. L’esecutivo è totalmente discostato dalla realtà e a pagarne le conseguenze sono sempre e solo gli italiani».

I numeri di Confindustria: produzione in picchiata per il caro energia

Meloni fa riferimanto all’allarme lanciato da Confindustria sul caro bollette. La produzione industriale italiana è infatti stimata in forte caduta a gennaio -1,3%, dopo -0,7% a dicembre. La contrazione è dovuta al caro-energia (elettricità +450%  a dicembre 2021 su gennaio 2021. Nonché al rincaro delle altre commodity che comprimono i margini delle imprese e, in diversi casi, stanno rendendo non più conveniente produrre. E’ quanto stima il Centro studi di Confindustria nella sua indagine rapida sulla produzione industriale. L’indagine rapida del Csc, infatti, rileva un forte calo della produzione industriale in gennaio (-1,3%), che segue la flessione di -0,7% in dicembre.

L’impatto dei maggiori costi energetici a cui stiamo assistendo si sta infatti abbattendo in modo significativo sulle imprese industriali e per alcuni importanti settori il caro-energia si sta traducendo in un forte incremento di costi per le forniture con conseguente erosione dei margini operativi.

Sul caro bollette Salvini (a parole) si dice d’accordo con Giorgia Meloni

Si dice, a parole, concorde sul tema anche Matteo Salvini. «In questo momento – dice il segretario della Lega, sollecitato da Radio 24 – l’emergenza nazionale per famiglie e imprese non è la legge elettorale ma bloccare gli aumenti di luce e gas. Occorre un decreto urgente». Tutto sta a capire se oltre a dirlo alla radio di Confindustria, lo dirà anche a Draghi. Ma, soprattutto, bisogna vedere se il premier almeno stavolta gli darà ascolto.

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