Migranti, l’invasione silenziosa: altri 573 sbarcati ad Augusta. Ma la Lamorgese non muove un dito
Lo sbarco dei migranti su una delle nostre coste è una certezza. Mentre l’accordo politico sui ricollocamenti automatici degli extracomunitari recuperati lungo la rotta del Mediterraneo centrale resta una promessa. Un miraggio irraggiungibile sfumato ancora una volta al largo di Augusta, dove la macchina dell’accoglienza, necessariamente oliata a dovere, è continuamente in funzione. E dove, dalla notte di lunedì, non si ferma il lavoro dei sanitari del Corpo italiano di soccorso dell’Ordine di Malta (Cisom). Intervenuti insieme alla Guardia costiera nelle operazioni di soccorso di 573 migranti, di cui 19 minori accompagnati, che si trovavano a bordo di due pescherecci a 70 miglia a largo di Capo Spartivento. Tra loro anche una salma.
Migranti, il bollettino degli sbarchi di quest’anno è già da record
Con loro, dunque, il bollettino degli sbarchi si aggiorna: e come riferiva nelle scorse ore Il Giornale, sono già oltre quattromila i migranti approdati quest’anno nelle coste italiane. Per l’esattezza, «i clandestini sbarcati essenzialmente in Sicilia sono: 4701. 3035 in gennaio e 1666 in febbraio». E per l’appunto, l’ultima operazione di salvataggio è quella avvenuta al largo delle coste calabresi di Capo Spartivento. Dove la Diociotti ha recuperato i 573 passeggeri che, ha spiegato la Guardia Costiera, erano in difficoltà. «A bordo di due pescherecci sovraccarichi. E lasciati in balia delle onde», che dopo i soccorsi, sono poi sbarcati ad Augusta. Se poi pensiamo che non lontano da Augusta, esattamente a Pozzallo, solo qualche giorno fa dalla Ocean Viking sono sbarcati 338 migranti, 35 dei quali risultati positivi al Covid e imbarcati nella nave quarantena Azzurra in rada, è chiaro come i totali aumentano e preludono ai numeri impressionanti che si concretizzeranno con gli sbarchi a profusione che registra ogni stagione estiva, pandemia o no, indifferentemente…
Migranti, in 572 sulla nave Diciotti sbarcano ad Augusta
E così, anche l’unità navale Diciotti ha trovato il suo posto d’attracco sulla banchina del porto di Augusta. Dove sono in corso le operazioni di riconoscimento, in attesa che venga individuata la struttura adatta che li possa ospitare. I sanitari del Cisom continuano a monitorare le condizioni di salute di bambini. Donne. Uomini in stato di difficoltà. Assicurando loro cure mediche e assistenza di ogni tipo, «per cercare di venire incontro ai bisogni primari, tenendoli caldi con la distribuzione di coperte di lana», spiegano dal Cisom. Oltre che collaborando con il personale medico di terra nelle attività anti Covid. e tutto, declinato su numeri da capogiro. E moltiplicato per un numeri di arrivi in aumento esponenziale.
Meloni: «È emergenza immigrazione clandestina. Lamorgese deve dimettersi prima possibile»
Numeri e difficoltà che la politica migratoria del governo, l’indifferenza Ue, e l‘inerzialità del ministro Lamorgese, non solo non arginano. Ma, addirittura, lasciano crescere a dismisura. Parallelamente a uno stato d’emergenza continua, di volta in volta tamponata qui e là, ma mai risolutiva. Uno stallo che incrementa criticità e indignazione, su cui, ancora negli ultimi giorni, Matteo Salvini ha tuonato: «Altri 573 clandestini in arrivo. In aggiunta agli oltre 4.000 da inizio anno. Io subisco un processo perché ho fermato gli sbarchi. L’attuale ministro non muove un dito. Perché?». E su cui dall’opposizione Giorgia Meloni ha sottolineato: «Sbarchi quotidiani: ormai è emergenza immigrazione clandestina. Nulla potrà cambiare con il ministro Lamorgese al Viminale. Deve dimettersi il prima possibile». Ma anche su quel fronte, dal Ministero dell’Interno tutto tace e nulla si muove…