Mistero sul cappotto rubato in Parlamento durante il voto per il Quirinale: “E’ stato un deputato”
La partita del Colle, conclusasi con la rielezione di Sergio Mattarella, continua a lasciare strascichi in Parlamento, non solo politici. Con risvolti che si tingono di giallo. Non solo schede in più o cancellate, ma forse anche un furto clamoroso.
E’ venerdì: le trattative fervono e le trame quirinalizie si infittiscono tra colpi di scena e tradimenti, le forze politiche litigano sul nome della direttrice del Dis Elisabetta Belloni. Il Transatlantico è un via vai di anime: grandi elettori, giornalisti, commessi. E mentre il Paese attende il nuovo Capo dello Stato, la senatrice del M5S Cinzia Leone vive il suo piccolo, personale, ‘dramma’: il cappotto che ha appoggiato su uno dei divanetti nel ‘corridoio dei passi perduti’ non c’è più. Sparito nel nulla.
Il mistero del cappotto rubato durante il voto per il Quirinale
E’ la stessa parlamentare pentastellata, oggi, a raccontare l’episodio in un accorato post su Facebook, nel quale si dice “indignata”. “Premesso che in Aula non è consentito entrare con il cappotto, lo lasciai, giusto il tempo della votazione, su di uno dei divani nel Transatlantico”, scrive affranta Leone, postando una foto che la ritrae con addosso il prezioso indumento. “Ebbene – sono sempre le parole della senatrice – il cappotto non l’ho trovato laddove lo lasciai, dopo il voto, al che iniziai a controllare nei vari divani (sic) ma niente. Ho sperato che qualcuno lo avesse preso involontariamente e che a breve giro lo avrebbe fatto rinvenire al guardaroba… Sono trascorsi giorni ma mi è stato confermato che nessuno ha fatto pervenire il mio cappotto”.
Leone non riesce a farsene una ragione: “Provo profonda tristezza poiché pur comprendendo che era un cappotto di buona manifattura e un apprezzato brand L. Spagnoli, quel qualcuno lo ha RUBATO“, si sfoga la parlamentare: “impensabile – scrive ancora – in un ambiente frequentato da senatori, deputati, commessi, giornalisti”. Le contromisure in vista del giuramento del Presidente Mattarella saranno rigorose: “Comunque quest’oggi ritorno a Montecitorio con altro cappotto che rigorosamente consegnerò al guardaroba e presenzierò all’insediamento del Pdr Sergio Mattarella”, fa sapere Leone.
Un danno economico da 600 euro
Interpellata dall’Adnkronos, la pentastellata quantifica in termini economici l’entità del danno: “Quel cappotto l’ho comprato tre anni fa, mi costò circa 600 euro. Velluto all’interno, buona qualità”. Ha dei sospetti? “Sospetti non ne ho… Ripeto, giusto il tempo di fare due chiacchiere con un giornalista siciliano e non l’ho più trovato. In Transatlantico c’erano quasi solo onorevoli, ma qualcuno evidentemente di onorevole ha ben poco”. Ad ogni modo Leone non intende sporgere denuncia: “Ma no, ho sperato che qualcuno lo riportasse indietro. Purtroppo però è mancato il senso di civiltà”.