Olimpiadi invernali di Pechino: giornalista olandese viene aggredito dagli agenti in diretta (video)
Il Comitato olimpico internazionale (Cio) ha dichiarato di non essere preoccupato per la libertà di stampa in generale alle Olimpiadi invernali di Pechino, sulla scia di un incidente che ha coinvolto un giornalista olandese. Il portavoce del Cio Mark Adams ha parlato di “circostanze sfortunate” quando le forze di sicurezza locali hanno cercato di fermare il corrispondente Sjoerd den Daas dalle emittenti pubbliche Nos durante una trasmissione in diretta. È stato spinto da una guardia mentre un’altra teneva la mano sopra la telecamera.
Adams ha definito la guardia “troppo zelante”, ma ha aggiunto che den Daas era stato in grado di completare la sua trasmissione in seguito e che il Cio ha contattato il Nos per l’incidente. Il redattore capo di Nos Marcel Gelauff è stato citato dai media olandesi dicendo che le immagini erano un doloroso promemoria della scarsa libertà di stampa cinese. La portavoce del comitato organizzatore Yan Jiarong nel frattempo ha affermato che “diamo il benvenuto a tutti i media internazionali” e “tuteliamo i loro diritti” di riferire sui Giochi.
Chi è il giornalista aggredito alle Olimpiadi invernali di Pechino
Sjoerd den Daas, corrispondente dell’emittente olandese NOS Nieuws, venerdì stava facendo una diretta per i Giochi invernali quando una guardia di sicurezza si è messa davanti alla telecamera e ha iniziato a spingerlo via. Nel video, den Daas tenta di continuare la trasmissione prima di essere costretto a fermarsi. Quando l’inquadratura si allarga, si vedono molte altre guardie in piedi nelle vicinanze.
“Ora veniamo tirati fuori di qui”, ha detto il reporter. “Siamo appena stati espulsi da un’altra zona, quindi temo che dovremo tornare da te più tardi”. Un altro video diventato virale sui social media, documenta l’aggressione di un’altra guardia che si avvicina al cameraman e mette la mano sulla telecamera.
Quelle domande su Peng Shuai che irritano Pechino
Il giornalista olandese è particolarmente impegnato su temi extra sportivi. Sta seguendo, tra l’altro, la situazion della tennista Peng Shuai, sparita dalla scena pubblica dopo le sue accuse di stupro contro un potente politico nazionale. La tennista incontrerà il presidente del Comitato olimpico internazionale Thomas Bach nella “bolla” creata per gli atleti a Pechino per l’Olimpiade invernale, che richiede una serie di test molecolari negativi per l’ammissione.
“Ci incontreremo di persona nei prossimi giorni, una volta terminate le procedure anti-COVID necessarie” ha detto Bach nel corso di una conferenza stampa. Dopo le video-chiamate dello scorso dicembre, un incontro di persona “è un segno di rispetto e una necessità – ha commentato Bach -. Dobbiamo ascoltarla, capire come vede questa situazione e come vuole vivere la sua vita. Stiamo cercando di comprendere, un passo alla volta, se vuole che ci sia un’inchiesta. Nel caso, le daremo tutto il nostro supporto”.