Docente 33enne si dà fuoco a Rende. La Uil su Fb: “Era stato sospeso perché no vax”. Poi elimina il post

1 Feb 2022 11:48 - di Vittorio Giovenale
Rende, uomo si dà fuoco

Nell’epoca in cui si sa tutto in tempo reale, dell’uomo che si è dato fuoco ieri a Rende, in provincia di Cosenza. Si sa poco o nulla. Solo le iniziali, F.C., l’età, 33 anni. E il fatto che fosse incensurato.

Per il resto, solo illazioni e un tam tam alimentato dalla pagina Facebook di UIL scuola Monza e Brianza che ieri ha riportato un post circostanziato. «A quanto pare si tratterebbe di un docente in servizio in Lombardia che era sospeso dal servizio per non aver effettuato la vaccinazione anti covid 19». Un post, che poche ore dopo, è stato rimosso senza alcuna spiegazione.

F.C., 33 anni, insegnava in Lombardia ed era tornato a Rende

“È sceso dall’auto, una Fiat 500 gialla, e si è cosparso di benzina, che aveva in una tanica, avviandosi verso l’ingresso della caserma”. Lo dicono alcuni testimoni oculari, che poi hanno soccorso l’uomo che stamattina si è dato fuoco davanti alla caserma dei carabinieri di Rende. Il giovane è stato poi soccorso nell’immediato da alcuni gommisti, con gli estintori che erano nel loro negozio. L’uomo lavora in Lombardia come docente ed era da poco rientrato in Calabria. Ma qualcuno ha girato video e foto: immagini orrende che circolano sul web. Alcune addirittura sembrano girate dall’interno dell’ambulanza e del pronto soccorso.

Avviata un’indagine per trovare chi ha scattato le immagini dell’orrore

L’Azienda sanitaria provinciale di Cosenza, appresa la notizia della diffusione di alcuni immagini che ritraggono il 33enne che ieri mattina si è dato fuoco davanti la caserma dei carabinieri di Rende, mentre viene trasportato in ospedale e curato in reparto, ha avviato un’indagine interna. Lo riporta il sito locale QuiCosenza. La decisione per stabilire ed accertare eventuali responsabilità e risalire ai possibili autori della violazione della privacy e della divulgazione dell’immagine stessa.

Due le foto in particolare, una scattata nell’ambulanza e l’altra in Pronto soccorso e che poi, così come il video, sono state diffuse sulle chat private e diventate in breve tempo virali sui social. Secondo quanto si è appreso, della vicenda è stato interessato il commissario dell’Asp Vincenzo La Regina che si sarebbe già attivato con i vertici dell’azienda.

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